taglio budget mondiali 2018

Crisi in Russia– Per i Mondiali del 2018 in Russia, la crisi economica che attualmente sta condizionando la vita del paese, allo stesso modo, condiziona i lavori di organizzazione della manifestazione globale patrocinata dalla FIFA. Il rublo infatti è in caduta libera, il costo dei materiali, come C&F informava qualche giorno fa, specie quelli provenienti dall’estero, sono cresciuti vorticosamente, la manodopera proveniente dalle nazioni limitrofe è invece calata drasticamente. Una situazione complicata, che non poteva non interessare il budget destinato al torneo, anch’esso destinato a subire un taglio.

Il taglio al budget imposto da Mosca

Mosca infatti, ha deciso che taglierà il 10% del suo budget per i Mondiali di calcio che ospiterà nel 2018, a causa della contingenza economica: lo ha annunciato il ministro dello sport Vitaly Mutko, precisando però che la scure non si abbatterà su stadi e infrastrutture ma sui sussidi per il comitato organizzativo, sulla cerimonia del sorteggio e su altre voci non meglio specificate. Una “spending rewiew” obbligata: la Russia ha già tagliato la capacità di due dei suoi 12 stadi da 45 mila posti, ridotti poi a 35.ooo, adducendo motivi finanziari e di gestione post evento. Per i Mondiali 2018 è stata prevista una spesa di 664 miliardi di rubli (8,6 mld euro), di cui 336 (4,5 mld euro) dal bilancio federale, 101 (1,3 mld euro) da quello delle regioni interessate dalle competizioni e 226 da privati (2,9) ma la crisi, come detto, sta gonfiando inaspettatamente le cifre. Mutko che, già in precedenza, aveva annunciato un deficit di bilancio per il LOC (il comitato organizzatore locale) e una parallela ricerca di “fonti indipendenti”.

Fabio Colosimo

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.