In Europa, la New Balance è famosa soprattutto per la produzione di scarpe, molto in voga soprattutto tra i più giovani. Dal prossimo anno, le cose cambieranno: l’arrivo del marchio statunitense sul mercato calcistico è destinato a cambiare le classifiche europee. Non quelle dei singoli campionati, ovvio, ma quelle delle squadre che guadagnano di più dalla propria maglietta.

Il 4° sponsor tecnico più ricco in Europa

L’azienda di Boston ha deciso di entrare nel pallone europeo, con un’operazione di re-branding che interesserà il Liverpool, oltre a Porto , Sevilla e Stoke City. Tutti club che fino a questa stagione indosseranno casacche firmate Warrior, mentre dalla prossima lo sponsor tecnico sarà proprio New Balance. Un’operazione tutta in famiglia: la Warrior, leader nella produzione di materiale per hockey e Lacrosse, è stata acquistata nel 2004 da New Balance.

I dettagli dell’accordo con il Liverpool non sono stati svelati. Tuttavia, circolano già alcune voci che parlano di un ritocco dell’accordo da 26 milioni di sterline a stagione, circa 35 milioni di euro, contro i 31  dell’attuale contratto. Il primo effetto sarà quello di scavalcare il Barcellona: l’accordo tra i catalani e Nike prevede attualmente 33,9 milioni di euro. Il Liverpool, grazie a questo accordo, diventerà la 4° squadra in Europa con lo sponsor tecnico più ricco.

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Al primo posto resterà saldo il Manchester United, che grazie al nuovo accordo con Adidas a partire dal prossimo anno, incamererà 94 milioni di euro a stagione per i prossimi 10 anni. Al secondo posto, staccatissimo, il Real Madrid: il contratto con la stessa casa tedesca prevede un assegno annuale di 38,9 milioni a stagione. Al terzo posto, a pari merito, Chelsea e Arsenal: gli accordi con Adidas e Puma valgono 37,6 milioni a stagione.

Il Liverpool punta sul nuovo accordo (e sullo stadio)

Un re-branding che porta nuovi soldi freschi nelle casse di un club, il Liverpool, che a seguito della qualificazione all’ultima Champions League è finita sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori del Fair Play Finanziario, a causa dei 49 milioni di sterline di perdita registrate nel 2013, sommati ai 47 del consuntivo precedente e ai 58 del 2011. L’operazione New Balance segue a quella dell’approvazione dei lavori di ampliamento di Anfield Road, la “casa” dei reds , che passerà dagli attuali 45mila posti ai 59mila del 2017. La presenza del Liverpool nella top ten delle squadre europee per ricavi, secondo l’ultimo Football Money League di Deloitte, non ferma quindi i piani di espansione di un club che deve fare i conti con la Uefa. I ricavi della squadra, nella stagione 2013/14, ammontano a 305,9 milioni di euro (65 milioni in più dei 241 della stagione precedente). Nel dettaglio, 61 milioni sono arrivati dal matchday, 120 dai diritti tv e 124 dal commerciale.

Le italiane provano a risalire la classifica

In Italia, come ha sottolineato anche l’ultimo report di Deloitte, sul fronte dei ricavi da sponsor tecnico, abbiamo ancora molta strada da fare. Al momento, l’unica squadra che può pensare di gareggiare con le big d’Europa è la Juventus. I 3 volte campioni d’Italia, nell’ultima stagione, hanno incamerato 15 milioni di euro da Nike. Una cifra che dal prossimo anno raddoppierà, grazie al nuovo accordo con Adidas che porterà 30 milioni di euro nelle casse bianconere all’anno per 6 stagioni, per un totale di 180 milioni di euro. Da una parte, si tratta di cifre ancora lontane dai ricavi della top five: escludendo la cifra fuori mercato del Manchester United, che da Adidas riceverà 941 milioni di euro in 10 anni, il Real ne prende 311 in 8.

Cattura

Dall’altra parte, la cifra annuale della Juve è superiore a quella delle altre due big italiane. L’accordo tra Inter e Nike, rinnovato lo scorso novembre, prevede che la casa del “baffo” versi ai nerazzurri 18 milioni di euro a stagione. In mezzo il Milan, che ogni anno da Adidas incassa circa 20 milioni di euro (più 10 per fee su vendita). Sul fronte dei ricavi commerciali, la Juve sembra sulla strada buona per migliorare il proprio trend. Nel 2013/14, bianconeri hanno incassato dal comparto commerciale 85 milioni di euro, 16 in più dell’anno precedente. E il nuovo accordo con Adidas, assieme a quelli con Samsung e Bosch, potranno rimpinguare tale cifra.

Anche l’Inter ha aumentato i ricavi del commerciale del 18%, arrivando a 60 milioni. Una cifra che potrà essere alzata solo grazie alle strategie di marketing della nuova gestione nerazzurra: nei piani di Thohir c’è l’espansione del marchio Inter in Asia. Anche il Milan si gioca molto su questo fronte. Il rinnovo dell’accordo con Emirates (85 milioni di euro per i prossimi 5 anni) ha rappresentato una buona iniezione di soldi e fiducia, ma la chiave di volta del merchandising sarà il nuovo stadio. Il progetto del Portello, presentato nei giorni scorsi, se approvato potrebbe portare nei prossimi anni ad un ritocco dell’accordo con Adidas, sull’impronta di quello siglato tra Roma e Nike. I giallorossi incamerano di base 4 milioni di euro a stagione, che potranno diventare 5 a partire dall’anno di inaugurazione del nuovo stadio di proprietà.

Alessandro Oliva

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Classe 1984. Siciliano di nascita, romagnolo d’adozione, giornalista sportivo per vocazione. Tanta stampa locale (Corriere di Romagna, Resto del Carlino), poi il salto a Milano: master “Tobagi”, Sky.it, Libero, Linkiesta, Pagina99.