Il colosso Rizzoli Corriere della Sera (Rcs) ha in mente il lancio di un canale in chiaro della Gazzetta dello Sport, chiamato Gazzetta Tv. Secondo quando riporta la rivista specializzata Eurosat, il nuovo canale sportivo di Rcs prenderà il tasto 59 del Digitale terrestre e il debutto è previsto nei primi mesi di quest’anno.

Gazzetta TV è un progetto in studio sin dai primi anni Duemila, ma si è preferito farlo precedere dall’omonima web tv, oggi visibile in streaming sul sito della Gazzetta dello Sport. Ambiziosi gli obiettivi: sfidare la consolidata presenza sull’etere della RAI, di Mediaset sul digitale a pagamento, di Sky sul satellite e anche della rinata Sportitalia

La società editoriale milanese guidata dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane ha annunciato la costruzione di un nuovo canale televisivo a partire da quest’anno. Avendo in casa un quotidiano sportivo di grande storia e autorevolezza come la Gazzetta dello Sport va da sé che il nuovo canale prenderà denominazione, risorse umane e know how da questa testata.

Gazzetta TV non si sa ancora quando esattamente inizierà le trasmissioni, ma una cosa è certa: sarà trasmesso sul canale 59 del Digitale terrestre. Tuttavia ha fatto sapere  Andrea Monti, direttore della “Rosea”, «il progetto impegnerà tutti i giornalisti della testata. Sarà una grande sfida e credo proprio che saremo i primi in Italia ad avere un ciclo completo che parte dalla carta per finire a un canale televisivo free».

Il canale probabilmente non potrà contare sui diritti televisivi dei maggiori eventi, almeno nel calcio, e quindi punterà molto su commenti e approfondimenti. «Chiunque frequenti un bar sa che il livello di competenza del pubblico sportivo si è elevato enormemente,”  ha precisato Monti  “di conseguenza la televisione che stiamo preparando, può essere tranquillamente un canale ali news confezionato con gli highlight, gli approfondimenti e l’intrattenimento realizzati dalla redazione del primo quotidiano sportivo italiano. Il live degli eventi non è mai stato una nostra specifica caratteristica. Lo .sport vive di tre elementi: emozione, passione e competenza. L’emozione lagenera l’evento che, però, arriva a costare centinaia di migliaia di euro ed è, di conseguenza, irraggiungìbile».

Andrea Monti
Andrea Monti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nonostante questo vulnus, scrive la rivista specializzata “l’obiettivo dichiarato dai vertici Rcs è di sfidare la consolidata presenza sull’etere della RAI, di Mediaset sul digitale a pagamento, di Sky sul satellite e anche della rinata Sportitalia. Per questa ragione Rcs è pronta a investire 60 milioni di euro su base quinquennale: 8-9 milioni per i primi due anni di lancio del progetto Gazzetta TV e 15 milioni annui per il triennio successivo. Sempre che le cose vadano come previsto. Altrimenti, dopo un anno di lancio, il canale digitale gratuito verrà spento. Al progetto stanno lavorando da mesi il manager Francesco Carione, direttore della business unit della Gazzetta dello Sport, il direttore Andrea Monti e il responsabile editoriale del canale, Claudio Arrigoni. La redazione di Gazzetta TV sarà composta da 12 giornalisti, assunti con contratti a tempo determinato. La nuova emittente sarà gestita dalla Digital Factory, controllata di Digicast, nella quale dovrebbero entrare alcuni partner commerciali e industriali come il Gruppo De Agostini che al momento gestisce il canale di poker proprio sul tasto 59 e sul multiplex gestito da Persidera, la joint venture tra TI.Media il Gruppo L’Espresso. La pubblicità sarà raccolta dalla PRS di Alfredo Bernardini de Pace, mentre il target iniziale di ascolto è fissato allo 0,7%, con l’obiettivo a regime è di giungere all’I,5%. Certo senza immagini in diretta sarà problematico centrare il target d’ascolti stimato dal Gruppo e dalla concessionaria di pubblicità.

Soprattutto il canale dovrà vedersela con una formidabile offerta televisiva sia sul digitale terrestre sia satellitare: Rai Sport, Rai Sport 2, Mediaset Premium, Sky Sport24, tanto per fare qualche nome, canali che viaggiano tra lo 0,30 e lo 0,60 per cento di share. La costruzione del palinsesto è già iniziata. Saranno naturalmente inseriti programmi che trattano di altri sport oltre al Calcio. Come Top Gear, lo show televisivo della BBC guidato da Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May che tratta le auto in modo irriverente

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