461 milioni di sterline. Tanto avrebbe guadagnato Rupert Murdoch con la sua Sky quando, quasi 25 anni fa, iniziò ad interessarsi delle trasmissioni live delle gare di Premier League. Questo è considerato uno degli investimenti più intelligenti fatti da Murdoch dato che Sky in pochi anni si è trasformata nella tv a pagamento numero uno nel Regno Unito, consentendo ai clienti di poter seguire gli eventi sportivi esclusivi a casa e nei loro locali preferiti.
La posizione dominante di Sky è rimasta indiscussa per 15 anni fino a quando Setanta Sports e ESPN iniziarono a strapparle una parte dei diritti di trasmissione. Poi nel 2012 arrivò BT Group che acquistò i diritti live di alcune partite di Premier League, tra cui i top club Manchester United e Chelsea, che a lungo furono un’esclusiva di Sky. La sana competizione fece sì che Sky e BT pagassero insieme 3 miliardi di sterline per tre stagioni, + 70 per cento rispetto all’asta precedente, con la quota di Sky che rappresentava circa 2,3 miliardi di sterline.
L’offerta per il prossimo ciclo di diritti della Premier League si chiude oggi e Sky potrebbe perdere ancora più terreno dalla rivale BT e dai nuovi arrivati, tra cui spicca Discovery Communications Inc. Dopo l’acquisto di Eurosport Discovery è stata in gara per i diritti del calcio in tutta Europa e il 21 gennaio il suo amministratore delegato David Zaslav è volato a Londra per discutere con alcuni funzionari della Premier League. La concorrenza per i diritti sportivi nel Regno Unito e in tutta Europa si è intensificata negli ultimi anni, da quando le gare live sono diventate un modo sicuro per attirare un gran numero di abbonati ed offerte pubblicitarie lucrative.
Diritti Tv, Sky attenta a Discovery
Ora Murdoch rischia molto e non sarò facile superare la concorrenza. Sky spende 2,6 miliardi di sterline ogni anno nel Regno Unito, con contenuti che spaziano dallo sport alle le produzioni di intrattenimento fino ad abbracciare i diritti dei film di Hollywood. Di questi, 766 milioni l’anno viene speso per i diritti della Premier League e oltre 70 milioni all’anno per la Champions League. Secondo gli analisti britannici ora Sky potrebbe pagare il 60 per cento in più per ottenere i diritti dello stesso numero di partite nel corso dell’asta di quest’anno. I nuovi concorrenti probabilmente aumenteranno anche i costi di programmazione, in particolare Discovery che vuole “vendicare” l’asta persa lo scorso anno, con un’offerta pari a 140 milioni di sterline, per i diritti televisivi della nostra Serie A. Bein Sport di Al Jazeera, che ha battuto la francese Canal Plus guadagnandosi la maggior parte dei diritti della Champions League in Europa, sembrerebbe, però, la favorita alla vittoria finale. Una vittoria che vale l’egemonia nei diritti tv del calcio europeo.
Alberto Lattuada