Nella sessione di calciomercato di gennaio 2015 i club dei cinque campionati più importanti d’Europa (Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia) hanno speso 466 milioni di dollari, oltre un terzo in più (+36%) rispetto alla finestra invernale della stagione scorsa. E’ uno dei dati che emergono dal report “Big 5 Transfer Window Analysis” del Fifa Tms, il database della Fifa che traccia ogni movimento di ogni singolo giocatore. I trasferimenti a gennaio sono stati 452, il 2% in meno di un anno fa, ma con una spesa molto maggiore. Il 79% dei calciatori che si sono spostati in uno dei “Big 5” non proveniva da nessuno dei cinque paesi. Ma come è ovvio sono molte le differenze tra i diversi paesi.
In testa alla classifica della spesa c’è sempre l’Inghilterra, con 173 milioni di dollari. La vera novità riguarda la Germania, che per la prima volta negli ultimi 5 anni passa al secondo posto, scavalcando la Spagna: i club tedeschi hanno utilizzato 116 milioni di dollari nell’ultimo mercato, nel quale la Bundesliga ha riportato in patria (al Wolfsburg) un campione del mondo come Andre Schuerrle. Il trend della spesa è in crescita per tutti meno che per la Francia, che ha ridotto la propria di oltre il 50% rispetto al 2014. Difficile non vedere in questo calo il drastico cambio di rotta del Monaco, dalla scorsa estate in smobilitazione.
E l’Italia? I club italiani hanno speso l’equivalente di 64 milioni di dollari, più del doppio rispetto ai 31 milioni spesi lo scorso anno, nonostante il numero dei trasferimenti in entrata sia rimasto piuttosto stabile. E di questi 64 circa un ottavo (7,9 milioni) sono finiti nelle tasche di intermediari dei club coinvolti in trasferimenti internazionali.