Il nome dice poco, il cognome dice tutto: si chiama Philippe Blatter, ha 50 anni, e ha appena venduto Infront Sports & Media, la più grande società del mondo di “servizi che ruotano intorno allo sport” al cinese Wang Jianlin per un miliardi e 50 milioni di euro. Non si tratta – ovviamente – di un caso di omonimia: Philippe è nipote del presidente della Fifa Joseph “Sepp” Blatter, in carica da 17 anni e in rampa di lancio per la quinta elezione il 29 maggio prossimo, nonché figlio di Marco Blatter, ex direttore della Swiss Olympic Association. Nonostante l’affare appena chiuso con il Wanda Dalian Group, Blatter junior rimarrà presidente e Ceo di Infront fino al 2020: in 10 anni – scrive il Corriere della Sera – ha portato Infront ad avere 25 uffici in 13 Paesi, facendo impennare il fatturato dai 584 milioni del 2013 agli 800 milioni del 2014.

Infront nacque dopo la bancarotta della Isl (International Sport and Leisure), l’agenzia di marketing con cui la Fifa ha collaborato per vent’anni. La nuova società si è aggiudicata subito i diritti tv del Mondiale 2002 e del 2006. In mezzo, alla fine del 2005, Philippe Blatter succedeva ad Oscar Frei come direttore della società, dopo undici anni di lavoro per la società di consulenza McKinsey. Jorg Polzer, all’epoca portavoce di Infront, aveva respinto al mittente le accuse di conflitto di interessi: “La nomina di Philippe Blatter non ha nulla a che vedere con le relazioni commerciali fra Infront e Fifa. Ha lavorato per molto tempo nel settore del business sportivo e ciò rappresenta un grosso valore aggiunto per la prosperità della nostra azienda”.

Non è stato l’ultimo caso in cui sono sorti sospetti sul nome di Blatter jr. Nel 2011 Infront è stata ceduta dai tre azionisti (Jacobs Holding, Junkermann Group e Dr Martin Steinmeyer) per una cifra tra i 500 e i 650 milioni di euro a Bridgepoint, un fondo inglese di private equity vicino a Philippe Blatter, che poi è stato riconfermato nel doppio ruolo. Su Infront c’era l’interesse – poi svanito – anche di un fondo del Qatar, al quale era stato assegnato meno di un anno prima il Mondiale 2022. I diritti tv dei prossimi due Mondiali, in Russia e in Qatar, saranno gestiti da Infront.

Il giovane Blatter è comparso anche in Italia, nel 2008, nel palazzo della Lega a Milano, per mostrare alle società italiane il possibile piano di Infront (la cui sezione italiana è guidata da Marco Bogarelli) nella vendita dei diritti tv, resa nuovamente collettiva dalla legge Melandri. Da allora Infront gestisce la vendita dei diritti (e la produzione di 18 squadre) del campionato italiano.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.

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