Lo stop imposto dal Tribunale di Giustizia Superiore di Madrid al piano di ristrutturazione del Santiago Bernabeu ha complicato notevolmente il sogno di Florentino Perez: quello di un impianto ultramoderno affiancato da negozi, centri commerciali, parcheggi sotterranei e hotel di lusso. Una questione piuttosto spinosa, complicata da una sentenza pesantissima, in cui, per ora, è altrettanto difficile prevederne gli esiti. In questo senso, l’Associazione per i valori del madridismo (AVM) ha proposto al presidente del Real Madrid, Florentino Perez, l’idea di abbandonare velleità e propositi di ristrutturazione del mitico stadio in favore della costruzione ex novo di una struttura nel prolungamento del Paseo de la Castellana, sull’attuale via della stazione ferroviaria di Chamartin. L’interessante proposta di AVM è arrivata giovedì in una lettera firmata dal suo presidente, Carlos Mendoza, indirizzata al numero uno della dirigenza merengues e chiarissima nelle intenzioni: considerati gli elevati costi di ristrutturazione e “l’orribile” (definita così) possibilità che lo stadio perda il suo storico nome (per Abu Dhabi o Cepsa), il club, secondo l’AVM, dovrebbe valutare seriamente l’ipotesi di un nuovo impianto collocato su un area alla quale non mancano significativi punti di forza.
I vantaggi di costruire il nuovo stadio nell’area proposta dall’Associazione madridista
“Per i valori madridismo è arrivato il tempo di comprendere la modernità e la tradizione, per evitare il rischio che i membri perdono sovranità sul club, cercando la soluzione migliore per la città ed economicamente per il club“, ha dichiarato l’Associazione in una nota. AVM considera infatti “più intelligente” lasciare il “vecchio caro e amato” stadio Bernabéu per costruirne uno completamente nuovo nella zona de la Castellana, lungo la via della stazione ferroviaria Chamartin, a pochi chilometri dall’attuale impianto nel quale il club disputa le sue gare casalinghe. I benefici, secondo AVM, se l’idea dovesse essere concretizzata, sarebbero molteplici: oltre all’impulso al rafforzamento della nuova area urbana, il fatto che la stessa sarebbe situata nel bel mezzo di aree verdi e senza edifici attorno che ne bloccherebbero il piano di espansione. L’opera sarebbe poi messa a fuoco e realizzata con i più recenti progressi architettonici su uno snodo comunicativo che faciliterà il flusso degli spettatori grazie all’utilizzo dei mezzi pubblici, di treni ad alta velocità e un accesso veloce all’aeroporto. Non solo: l’impianto potrebbe contare poi su migliaia di posti auto con notevoli risparmi economici; particolare, questo, che permetterebbe al club l’auto-finanziamento delle opera rendendo inutile, di conseguenza, la cessione dei diritti di denominazione della struttura. Il nome suggerito da AVM sarebbe “Nuevo Estadio Chamartín Bernabeu“. Tra le altre cose, verrebbe eliminato il rischio di perdita di sovranità dei soci del Real Madrid nonché quello della crescita del debito, che richiederebbe un’ulteriore iniezione finanziaria esterna. Ancora a vantaggio del club, infine, la possibilità di poter contare su uno spazio polivalente, moderno, per l’uso pubblico e privato.
“L’Associazione per i valori del madridismo fa un appello ai dirigenti di club, e dei politici che rappresentano i cittadini di Madrid, a mettere da parte i personalismi, e di valutare nel modo più efficace, trasparente ed efficiente possibile questo progetto che si propone come un’alternativa all’iniziativa fallita di Perez e del suo Consiglio, a nome del club, la città e la gente di Madrid“, ha concluso la nota.
Fabio Colosimo