Claudio Lotito prova a difendersi, dopo la pubblicazione della telefonata choc in cui riferisce a Iodice, dirigente dell’Ischia – club di Lega Pro – che “Beretta non conta niente per la Lega” e che la promozione di “Carpi o Frosinone sarebbe rovinosa”. Al suo arrivo in Lega il presidente della Lazio ha commentato così: “Ho detto che Beretta conta zero perché è organo di garanzia, la decisione spetta ai presidenti”.
La sua prima frase però è stata: “Il sistema sta saltando”. Al suo arrivo in Lega Calcio infatti il presidente della Lazio ha spiegato: “Non ho fatto pressioni su nessuno, ho solo posto il problema. Ho semplicemente detto che il sistema sta saltando. Rivendico quello che ho detto, anche in forma premeditata, perché ero a conoscenza che la persona con la quale ero al telefono avrebbe fatto questa scelta (di registrare la telefonata ndr)”. Nel corso della telefonata, Lotito – consigliere federale – e Iodice parlano animatamente dell’assemblea del 16 febbraio, in cui si voterà sul futuro di Mario Macalli, presidente della Lega Pro e vice-presidente Figc. Il patron bianceleste fa capire a Iodice, con cui è al telefono, che tutto è nelle sue mani. “Con Carpi e Frosinone in A non guadagniamo nulla”, dice Lotito al telefono.
In Lega però contrattacca: “Andate a vedere il curriculum di Iodice e guardate di chi parliamo. Porta pure sfiga, le squadre per cui ha lavorato sono tutte fallite. Con lui ci vedremo in altre sedi. Il problema è che c’è un gruppo di persone che vogliono impadronirsi della Lega per scopi personali”. Mentre su Beretta ha ammorbidito la sua posizione: “Beretta non si è nemmeno preoccupato. Ho semplicemente detto, riferendomi sia a Beretta che a Macalli, che è inutile che facciamo saltare il presidente perché il presidente conta zero. Non Beretta in quanto Beretta, ma in quanto presidente della Lega. Beretta è organo di garanzia, chi conta è l’assemblea”.