Il Barletta calcio, società che attualmente milita in Lega Pro, è in vendita: la procura a trovare un compratore, con atto notarile, è in mano al capo della tifoseria locale, Donato Fanelli, appartenente al ‘Gruppo erotico 1987’. In una situazione complicata infatti, i tifosi ieri hanno rotto gli indugi nel tentativo di salvare società e squadra. Dopo una serie di voci che si rincorrevano incessantemente e che dapprima confermavano, e poi smentivano, che il club avesse onorato i suoi impegni, un gruppo di sostenitori ha raggiunto l’abitazione del presidente, Giuseppe Perpignano, chiedendone (e ottenendone) le dimissioni, accompagnandolo poi nello studio notarile Napoletano nel quale, dopo un’ora di colloqui, il patron ha affidato a Fanelli la procura a vendere.

Il comunicato del club
Ieri il club ha comunicato ufficialmente la decisione di Perpignano di lasciare il club cedendo le quote della società: “Il Presidente Perpignano ha deciso, dopo un lungo confronto con i tifosi, di cedere le quote della società. Nella giornata di oggi (ieri) il Presidente Giuseppe Perpignano ha deciso, dopo un lungo confronto con i tifosi, di cedere le quote della società. Tale procedura è sancita tramite atto notarile. Tale procura è a vendere e il sig. Perpignano, al momento, resta Amministratore Unico della società”.

Sei mesi di tempo per trovare un compratore

Alla riunione nello studio notarile anche Domenico Damato (direttore generale del club), Davide Cascella e l’ex presidente Francesco Sfrecola. Proprio Damato, raggiunto da C&F, ha detto:Ieri il presidente Perpignano ha dichiarato di voler vendere le quote del club. Non ne sappiamo ancora molto. Ci è capitata tra capo e collo. Il club è finanziariamente solido? Stiamo facendo le verifiche del caso. Ci sono certamente delle pendenze da pagare. Non ci sono ancora degli acquirenti formalizzati“. Da quanto si apprende, Fanelli ha sei mesi di tempo per trovare un compratore disposto davvero a prendere in mano le sorti della società per evitare che il Barletta, dal prossimo campionato, riparta dall’Eccellenza, nonostante l’ottimo stato di forma della squadra, imbattuta da ben 11 giornate.  Tuttavia, alle vicende extrasportive è legato a doppio filo il destino sul campo: puntuale infatti è arrivata la penalizzazione di sei punti a causa dei ritardi nei pagamenti delle mensilità di settembre e ottobre 2014. La giornata più lunga e importante per le sorti del club, come detto, è stata quella di ieri, 16 febbraio, data in cui scadeva il termine per far fronte a quelle di novembre e dicembre, che non sono state pagate. Da lì, il “ribaltone” che ha permesso di poggiare la prima pietra per la salvezza del club e di una piazza appassionata.

Al presidente la “clausola di gradimento”

Tuttavia, l’ultima parola su eventuali compratori spetterà comunque a Perpignano, che vanta il diritto concesso da una “clausola di gradimento”. Stamattina invece, gli ultrà pugliesi hanno avuto un faccia a faccia con lo staff tecnico e dirigenziale del Barletta e con tutta la squadra biancorossa: le parti hanno garantito il massimo impegno sul campo nonostante una situazione societaria ancora tutta da decifrare.

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.