I sette punti di distanza dalla capolista Carpi non sembrerebbero al momento l’unico problema del Bologna. Infatti, stamani è giunta alla società emiliana la comunicazione del Tribunale federale nazionale di esser stato penalizzato di un punto “per non avere depositato presso la CO.VI.SO.C., entro il 30 maggio 2014, la dichiarazione attestante l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio, febbraio e marzo 2014”.
La nuova società del Bologna non accetta un provvedimento simile, soprattutto perché riguarda il periodo in cui non era ancora proprietaria del club. Per tale motivo, il club emiliano ha deciso che presenterà ricorso contro la suddetta penalizzazione. Ad annunciarlo in una nota sul sito ufficiale è stato l’ad Claudio Fenucci: “Prendiamo atto della decisione del Tribunale Federale Nazionale della Figc, ma, non condividendo il provvedimento, sia nella parte motivazionale che in quella sanzionatoria, in quanto violazione del fondamentale principio di parità delle parti nel procedimento disciplinare, provvederemo all’impugnazione della pronuncia davanti alla Corte Federale d’Appello. Il club, pesantemente sanzionato per fatti e accadimenti ai quali l’attuale proprietà è completamente estranea, farà ricorso a tutte le istituzioni dell’ordinamento sportivo per ottenere l’annullamento della penalizzazione in classifica“.