Dopo otto stagioni con lo stesso operatore, il Barcellona cambia: il club catalano ha venduto i propri diritti televisivi per il 2015-2016 a Movistar, il marchio con cui la multinazionale delle telecomunicazioni Telefonica opera in Spagna, per circa 140 milioni di euro, secondo quando riportano i media locali. La stessa offerta era stata presentata anche da Mediapro, la società alla quale il Barça aveva affidato i propri diritti tv per otto anni e che gestisce quelli del Real Madrid.

Il motivo della scelta, riporta il quotidiano El Mundo, riguardarebbe un altro accordo – di tipo pubblicitario – che la società blaugrana avrebbe sottoscritto con Telefonica, per il quale la società di Bartomèu riceverebbe circa 13,3 milioni di euro l’anno per i prossimi tre anni. Inoltre l’azienda di telecomunicazioni si occuperebbe anche della produzione del canale tematico della squadra, Barça tv.

Movistar in Spagna punta così a gestire quasi tutto il settore dello sport: è già proprietaria dei diritti tv del motomondiale e della Formula 1 ed è ora pronta a sfidare Mediapro anche nel calcio. Questa mossa anticiperebbe la guerra che dalla prossima stagione sui diritti televisivi, che dal 2016-2017 anche la Liga venderà in blocco: Movistar prova a portarsi avanti e a recuperare terreno su quello che al momento è il principale competitor, in attesa che vengano allo scoperto potenziali investitori stranieri.

Il fondatore e presidente di Mediapro, uscita sconfitta dalla battaglia per il Barça, ritiene che il club non si sia comportato correttamente: “La nostra lealtà al Barcellona – ha detto Jaume Roures – è andata ben oltre il ragionevole. Hanno preferito Movistar a noi che siamo catalani. La nostra offerta era migliore, sia dal punto di vista economico che di espansione commerciale futura”.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.