Gli ufficiali giudiziari sono tornati a Collecchio nella sede del Parma. Lunedì mattina i tecnici del tribunale hanno completato le procedure di pignoramento dopo aver sequestrato nei giorni scorsi alcuni furgoni e l’auto in dotazione allo staff medico. Stavolta sono state portate via le attrezzature medicali di servizio alla palestra della prima squadra. Insieme a queste i macchinari, per un valore di circa 500mila euro, sono stati caricati su un furgone e portati via dalla struttura.
L’appello di Ferrero: “Presidenti di A, aiutiamoli”
Comincia a muoversi anche qualche manifestazione di solidarietà verso la società sempre più diretta verso il fallimento. Questa mattina Massimo Ferrero, il presidente della Sampdoria, ha lanciato un appello a tutti i presidente di Serie A affinché si riuniscano “alla svelta” e valutino un “commissariamento o qualcosa di simile affinché il Parma possa concludere sportivamente e in campo la stagione 2014/2015”. Nella lettera pubblicata sul sito della Sampdoria si legge: “Il calcio italiano non può restare indifferente davanti alla serietà, alla professionalità, alla maturità con la quale i calciatori del Parma stanno affrontando una situazione estremamente difficile. Sono rimasto colpito dalle parole del capitano Lucarelli, soprattutto quando ha spiegato che le loro scelte di questi ultimi mesi, scelte da campioni, hanno avuto come fine, tra gli altri, il massimo rispetto nei confronti dei tifosi e degli stessi dipendenti del club. Per questo motivo non vorrei sentir parlare di fallimento, bensì di ricostruzione. Il mondo ci guarda: dobbiamo dare un segnale forte e compatto a Lucarelli, a tutti i suoi compagni, ai ragazzi del Settore Giovanile e ai tifosi del Parma. Dobbiamo dare a loro la possibilità di giocare, di continuare a onorare la maglia che indossano”. “La Lega Serie A – prosegue Ferrero – ha le qualità e l’esperienza per intervenire lasciando fuori da questi discorsi i rappresentanti delle istituzioni non calcistiche che curano altri interessi. Ringrazio i calciatori e tutte le persone che lavorano al Parma: li considero eroi. Adesso passiamo ai fatti: io e la Samp ci siamo e sono sicuro che tutti i presidenti della Lega sono pronti a fare altrettanto”.
Lucarelli: “Disposti ad andare a Genova in macchina”
“Sembra di essere in un film, ne abbiamo viste di tutti i colori in questi sette mesi. C’è da mangiarsi le mani per quello che è successo, non giocare mi ha fatto star male, è stata una domenica con l’amaro in bocca. Noi oggi ricominciamo in anticipo la preparazione in vista della partita di Genova (contro il Genoa, ndr) e se non ci sarà il pullman a portarci ci organizzeremo con 5-6 macchine”. Il capitano del Parma Alessandro Lucarelli racconta a “Radio Anch’io Sport” la situazione in casa ducale. “Le responsabilità vanno cercate in chi gestiva la società e chi ha permesso si arrivasse a questo punto. Mi chiedo come sia stato possibile non capire che i conti non andavano bene. L’esclusione dall’Europa League è stato un segnale. Quando abbiamo capito la gravità della situazione? Alla scadenza di novembre dove non sono stati pagati gli stipendi e abbiamo preso i punti di penalizzazione, fino ad allora la società ha sempre pagato poi da lì si è inceppato qualcosa e sono usciti i problemi che hanno portato alla situazione attuale”.
“Manenti? Poca credibilità. Come chi c’era prima”
Poi un duro attacco alle dirigenze del Parma, di prima e di adesso: “Ghirardi ha venduto ad una persona con poco credibilità che ha venduto a una persona ancora meno credibile. Manenti ha detto che aveva una cifra importante da investire sul Parma ma per problemi tecnici i bonifici non sono mai arrivati e sta perdendo credibilità nei confronti della squadra che gli aveva dato fiducia”.
“Disposto a ripartire dalla Serie D”
“Questa mattina andrò in Comune per un ennesimo incontro. Il Parma avrebbe giocato anche domenica se ci avessero fatto giocare a porte aperte, abbiamo dimostrato più volte la nostra dignità, in una stagione difficile, come dimostrato dal risultato con la Roma. Nel corso delle prossime partite la nostra disponibilità c’è ma vogliamo sentirci tutelati, nell’interesse del Parma e non solo della regolarità del campionato. Se serve un riferimento per ripartire io posso farlo anche dalla Serie D, questa maglia dopo 7 anni la sento mia ed ho a cuore le sorti della squadra, qualsiasi sia la categoria sono pronto a dare la mia disponibilità”.
“I conti del Parma per la Figc erano ok”
“Sentendo anche Tavecchio i controlli che vengono fatti per l’iscrizione erano positivi sul Parma. C’era da scavare meglio sui bilanci. Aver preso 200 giocatori l’anno scorso – sottolinea il capitano del Parma – era un segnale, forse con qualche accorgimento in più tutto questo si poteva evitare. Si stanno interessando della vicenda Lega e Figc ma ormai credo sia troppo tardi”. “Si capiva che c’era qualcosa che non andava, la voce c’era in giro. Nessuno è stato colto di sorpresa ma nessuno si aspettava un buco così grosso. Credo che qualcosa sia sfuggito di mano negli ultimi 1-2 anni senza trovare il modo di recuperare la situazione”, conclude Lucarelli.
Pizzarotti: “Deluso dai controlli della Figc”
Alla stessa trasmissione su Radio 1 interviene anche il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti: “Sono deluso da controlli della Figc, non credo sia possibile acquistare una squadra senza dare garanzie, se non sulla parola, creando questi disagi alla città e come immagine anche al calcio. Auspico che per il futuro si faccia diversamente”. Anche lui aspetta risposte: “Con Manenti dovevamo incontrarci ieri e abbiamo ripianificato per domani, seguiamo la vicenda giorno per giorno.. Nell’incontro dell’altro giorno abbiamo provato a far quadrato: giocatori, dipendenti e città, oltre ovviamente ai tifosi. Quando una squadra porta il nome della città è molto importante tutelare la dignità della città stessa. Servono delle regole, un mondo non schizofrenico, e che si vadano a ridimensionare le cifre e che il calcio non sia schiavo del business”. A Parma si parla di possibile “fallimento pilotato”: “Prima bisogna fare chiarezza e capire i passaggi. Oggi proveremo a tracciare un possibile percorso se non arriveranno delle risposte. Nuovi investitori? Ho forti dubbi vista l’incertezza. Chiunque debba subentrare, e non sia il tribunale, o ha idee chiare e grandi risorse o rischia di rimanere con il cerino in mano. Fino a che non ci sarà chiarezza non credo si affaccerà nessuno, lo faranno eventualmente e per il futuro”.