La crescita del soccer Usa passa inevitabilmente da quella della Lega a stelle e strisce, la MLS. Non solo sul campo, quanto anche a livello di appeal commerciale. Il calcio, negli Stati Uniti, è ormai una vera e propria realtà, cresciuto grazie ad un’economia forte e a cui non manca esperienza di sana gestione aziendale. Crescita, come dicevamo, è la parola d’ordine, dentro e fuori dal rettangolo di gioco: l’obiettivo è valorizzare un “prodotto” ancora acerbo, ma di grandi potenzialità e prospettive. In questo senso, la Jersey Week si presta all’intento.

In arrivo la terza edizione della Jersey Week

Il 28 febbraio infatti e per un’intera settimana, la MLS lancerà una delle iniziative di maggior successo, sin dal suo esordio, e che comincia ad attirare l’attenzione delle multinazionali del settore che non sono state invitate alla “festa”: si tratta, come detto, della Jersey Week, un’iniziativa marketing nella quale 16 dei 20 club che prenderanno parte al prossimo torneo riveleranno, in giorni prestabiliti, la divisa ufficiale per la stagione 2015. Comincerà la franchigia di Montreal, i Montreal Impact, allo Stadio Olimpico, chiuderà, il 7 marzo, il team di Toronto del neo acquisto Sebastian Giovinco; in mezzo, tutte le altre, ad eccezione dei Dc United e dei Vancouver Whitecaps, che hanno presentato la maglia ufficiale autonomamente, e dei New York FC, la nuova franchigia della “grande Mela” (che ha svelato la divisa nel 2014).

Un evento targato Adidas

L’evento è targato esclusivamente Adidas (fornitore ufficiale della MLS): un particolare, questo, che ha permesso di concepire un evento unico, dotato di potenziale mediatico e commerciale che non è sfuggito agli esperti marketing della Lega. La Jersey Week è un evento tipicamente made in Usa, originale, pomposo, tipico di chi ha saputo fare dello sport una vera e propria industria. E non stupisce nemmeno che, tra qualche anno, possa diventare un’iniziativa “globale”, seppur ben si adatti alle peculiarità di un torneo, la MLS, in cui la sponsorship tecnica è detenuta da una sola, grande, marca. Perché poi, accanto alla presentazione delle maglie, ogni città ospiterà un evento da associare a quello che coinvolge direttamente il soccer. Un modo in più per alimentare la popolarità di questo sport, coinvolgendo non solo gli appassionati ma l’intera comunità di riferimento.

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.