Intervenuto ai microfoni di “Tutti Convocati” su Radio 24, Giampietro Manenti, presidente del Parma, ribadisce di non voler portare i libri in tribunale e assicura che riuscirà nell’impresa di far uscire il club emiliano da una crisi che sembra non avere fine. “Abbiamo un piano per il Parma, ancora attuabile – le sue parole – Mi piace il sistema calcio, mi piace la zona di Parma e quindi abbiamo cercato questa avventura. Non sono pentito. I soldi ci sono, faro’ degli incontri e vedremo. Non so se qualcuno sta lavorando contro di me ma ritengo di riuscire a risolvere la situazione, altrimenti non sarei ancora qua“.

Manenti, il Parma non vuole aiuti

Manenti nega di aver chiesto soldi al tesoriere del Parma per andare in Slovenia e fa sapere anche che non gli e’ stato notificato “niente dalla procura di Parma per reato fiscale“. Poi aggiunge di non voler alcun supporto dalle istituzioni del calcio: “Non mi aspetto niente da Lega e Federcalcio, non voglio aiuti, andremo avanti con le nostre forze. Ha ragione il presidente del Cesena: se il regolamento non prevede l’intervento della Lega, non ci deve essere“. Domani dovrebbe essere il giorno del tanto atteso incontro con il sindaco Federico Pizzarotti.

“La trasferta di Genova è a posto”

Per la trasferta di domenica a Genova contro i rossoblù, Manenti sottolinea che “dovrebbe essere gia’ a posto. Domenica il Parma giochera’, come poteva fare anche contro l’Udinese“. Poi si toglie un sassolino dalla scarpa: “i fornitori sono stati buoni per 2 anni, sono usciti adesso, nel momento in cui qualcuno si e’ mosso“.

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.