E’ duro, durissimo il commento di Federico Pizzarotti al termine dell’incontro con il presidente del Parma, Giampietro Manenti, che avrebbe dovuto chiarire il futuro del club legato alle intenzioni del suo proprietario. In questo senso, le aspettative del sindaco sono andate ben presto deluse: “Vi assicuro che il nostro stato d’animo e’ veramente dei peggiori. Non abbiamo avuto garanzie, abbiamo avuto una persona che eludeva le risposte, che non ha dato l’idea di avere le idee chiare, un piano concreto. Ho gia’ chiamato il presidente della Lega, l’Aic, ora chiamero’ Tavecchio perche’ questa situazione va presa in mano ancora di piu’. Io penso che questa persona non abbia una credibilita’ per la citta’, sarei curioso di sapere da dove dovrebbero arrivare i suoi soldi, sempre ammesso che arrivino.
Pizzarotti:”Pensiamo di chiudere il Tardini”
Pizzarotti ribasice che Manenti non ha dato alcuna garanzia sulle intenzioni.”Non penso che la citta’ si meriti questa persona. Alla citta’ e ai tifosi serve chiarezza, stiamo valutando di chiudere il Tardini e di inibirlo all’uso perche’ vogliamo un interlocutore serio. Non e’ chiuso alla squadra, alla citta’ o ai tifosi, e se arrivera’ un contributo dalla Lega o dal Tribunale saremo i primi a collaborare. Ma questa persona che non ci ha dato nessuna garanzia ad oggi, non pensiamo sia un interlocutore credibile per la citta’“.
Manenti: “i soldi ci sono, la squadra giocherà”
“Mi hanno telefonato anche Tevez e Morata ed erano arrabbiati. Noi abbiamo segnato e non ne parla nessuno, lei invece fa casino e ne parlano tutti per quindici giorni consecutivi“. A parlare così è invece proprio il numero uno gialloblù Giampietro Manenti, dopo l’incontro in Comune con il sindaco. “Io penso che la squadra giochera’. Lucarelli dice il contrario? Avra’ la sue ragioni ma io ho parlato con i giocatori sia ieri che oggi”. Poi ancora sui bonifici attesi: “I soldi ci sono ed abbiamo gia’ il piano. I fondi arriveranno presto; sono degli sponsor ma non posso dirvi il nome perche’ c’e’ un patto di riservatezza“.
Parla anche Maurizio Beretta
“E’ evidente che c’e’ la speranza che il Parma arrivi a fine campionato. Per quanto ci riguarda fa fede in maniera piena il comunicato che abbiamo fatto ieri, in cui si dice che c’e’ un’assemblea che valutera’ le ipotesi possibili. Ma qualsiasi ipotesi deve essere collegata alle determinazioni del tribunale“. A intervenire sulla crisi del Parma anche il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, che si è espresso così riferendosi all’udienza del 19 marzo in cui il Tribunale si esprimera’ sull’istanza di fallimento del club ducale.
Il Tribunale è il passaggio clou
Beretta prosegue:”Quante possibilita’ ci sono che il Parma finisca il campionato? Se avessi la palla di vetro farei un altro mestiere. C’e’ un’assemblea che deve cominciare a valutare nel merito, non sulla base delle dichiarazioni o sugli stati d’animo che non sono mai buoni consiglieri. Per il capitano Lucarelli il 6 marzo e’ troppo tardi? Forse se guardasse gli statuti e leggesse la situazione per quella che e’ converrebbe che e’ la prima data utile per avere un’assemblea in grado di prendere delle determinazioni valide. E in ogni caso finche’ non c’e’ il passaggio presso il tribunale stiamo solo facendo dei ragionamenti per ipotesi“.
Beretta non vuol sentire parlare di campionato falsato: “E’ una definizione impropria. Il campionato e’ fatto secondo regole scritte da tempo e chi si iscrive le conosce. Verrebbe falsato se si cambiassero le cose in corsa, ma in questo caso le norme sono note a tutti“. Sul presidente del Parma, invece, ribadisce di non aver avuto contatti diretti, perlomeno in questo periodo: “Ho parlato con Manenti? Non negli ultimi giorni“.