Fino a ieri, a dominare in Premier era la sponsorizzazione da 57 milioni l’anno di Chevrolet sulla maglia del Manchester United. Dietro i Red Devils, una sorta di vuoto compensato dalla guerra per la jersey sponsorship combattuta dalle compagnie aeree arabe. Come analizzato nei giorni scorsi da Calcio&Finanza, i soldi riversati dagli investitori arabi nel calcio inglese rischiavano di far alzare la posta ad altri investitori stranieri, facendo sì che la Premier aumentasse i propri introiti. E così è stato: il Chelsea ha appena firmato un accordo di 5 anni con la Yokohama Rubber Company, che sarà il nuovo jersey sponsor dei Blues per 55 milioni all’anno.
La “vendetta” di Purslow
Adesso il Chelsea è secondo nella classifica degli introiti da sponsor sulla maglia. Scavalcati in un colpo solo Manchester City, Arsenal e Liverpool. E sono i Reds ad essere maggiormente scottati dall’accordo. A trovare il nuovo mega-sponsor al Chelsea è stato Christian Purslow, ex amministratore delegato del Liverpool ed ora in forza ai Blues.
L’irruzione di Yokohama nel calcio cambierà gli equilibri in Premier
La marca di pneumatici giapponese, che sponsorizza le squadre NBA di Boston Celtics e San Antonio Spurs, fino ad ora ha avuto pochi legami con il calcio. Fino a un mese fa, quando è saltata la trattativa tra Chelsea e Turkish Airlines (a proposito di guerra tra compagnie aeree…), la Yokohama si è inserita nei colloqui, strappando un contratto da 200 milioni di sterline totali.
“Crediamo che Yokohama avrà un ruolo chiave nell’aiutarci a guidare la nostra espansione globale nei mercati internazionali, come gli Stati Uniti, dove l’azienda ha operato con profitto per molti anni”, ha spiegato il presidente del Chelsea, Bruce Buck. “Inoltre, avere uno sponsor giapponese ci aiuterà a penetrare a fondo il mercato asiatico”. Una penetrazione cominciata da tempo, a dire il vero. L’ultimo passo, prima dell’accordo con Yokohama, era stata l’apertura di una Academy in Corea del Sud.
Resta ora da capire che effetto avrà questa nuova sponsorship sui diretti concorrenti in Premier. Ma è plausibile crede che i competitor non resteranno a guardare. Il primo indiziato in questo senso è Etihad. Attualmente, la compagnia aerea versa 51 milioni di euro all’anno al Manchester City, tra jersey sponsorship e naming rights dello stadio. Negli ultimi mesi, si parla di un possibile rinnovo, con un aumento di 10 milioni di euro all’anno, arrivando quindi a 61 milioni di euro a stagione.
Una trattativa che porterebbe il City a vincere la sfida in Premier sui ricavi più alti e Etihad ad accorciare il passo verso Emirates, che in questo momento in Europa per le sponsorizzazioni tra Psg, Arsenal e Real Madrid domina il mercato degli investimenti arabi con il 63% dei 238 milioni di euro spesi. A guadagnarci è un intero campionato, che ancora prima dell’accordo tra Chelsea e Yokohama vedeva un incremento dei ricavi del 36% rispetto ai 157 milioni del 2013/14.