“Stiamo diventando ridicoli come Paese agli occhi del mondo“. Con queste parole il tecnico del Parma Roberto Donadoni ha accusato i vertici del calcio per la situazione del Parma, un club che ancora non riesce a vedere la luce in fondo al tunnel della crisi economica. Il tecnico poi sottolinea un’amara verità: “Purtroppo nella quotidianità siamo abbandonati a noi stessi. Ormai qui è terra di conquista, ma noi siamo compatti”

“Bisogna fare qualcosa di concreto”

E lo sfogo di Donadoni prosegue con un’accusa su una vera e propria mancanza di coraggio. “Qualcuno si prenda la responsabilità di tutto questo, ad oggi non ho visto nessuno che abbia detto forse “qualche colpa ce l’abbiamo, qualche errore è stato commesso”. È arrivato il momento di fermarsi un attimo e fare qualcosa di concreto perchè poi ne avremo vantaggi tutti“.

Troppi avvoltoi e sciacalli intorno al Parma

Un tecnico deluso, che si sente lasciato solo. “Mi sento come una carogna in mezzo al deserto con solo avvoltoi e sciacalli intorno. Non spendiamo solo parole, per rispetto della città e dei tifosi. È bello sentirlo dire, ma bisogna fare anche i fatti“. 

Non si gioca per il disinteresse istituzionale verso il Parma

Alessandro Lucarelli, invece, il capitano della squadra gialloblù, spiega il motivo per cui domani non si giocherà la gara tra Genoa e Parma. “Nessuno dei vertici federali si è scomodato per vedere quello che succede qui. Questo è il motivo per cui non si gioca“.

E intanto a Manenti sequestrano l’auto

Intanto a Giampietro Manenti hanno sequestrato l’auto. Sul mezzo, una Citroen C3, gravavano infatti multe non pagate per 1.900 euro complessivi. A quel punto gli agenti hanno provveduto al blocco amministrativo del mezzo ed il presidente  e la sua collaboratrice sono rimasti a piedi.

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.