La prossima settimana dovrebbe essere quella buona, o meglio quella cattiva. Con una comunicazione in arrivo molto probabilmente già oggi, l’Inter sarà convocata a Nyon per ricevere la strigliata della Uefa sul mancato rispetto del fair play finanziario e conoscere in via definitiva quale sarà la sanzione da pagare. Come anticipato da Calcio&Finanza la settimana scorsa, oggi la Gazzetta dello sport conferma che per i nerazzurri sarebbe in arrivo una multa intorno ai 6-7 milioni di euro.

Oltre alla sanzione pecuniaria, la Uefa – la cui commissione inquirente si è riunita nei giorni scorsi e ha deciso il piano d’azione – potrebbe costringere l’Inter a ridurre la propria lista europea da 24 a 21 (o 23) giocatori, oppure ad aumentare il numero obbligatorio di calciatori provenienti dalle giovanili per partecipare alle coppe. E in questo senso l’acquisto di Santon a gennaio sarebbe stato un investimento mirato.

Cosa farà l’Inter? Si presenterà – lo faranno Fassone e Bolingbroke, direttore generale e Ceo – di fronte all’organo esecutivo della Uefa e chiederà un patteggiamento, per evitare sanzioni ben più gravi sia dal punto di vista finanziario che sportivo.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.

2 COMMENTI

  1. Oltre alla sanzione pecuniaria, la Uefa – la cui commissione inquirente si è riunita nei giorni scorsi e ha deciso il piano d’azione – potrebbe costringere l’Inter a ridurre la propria lista europea da 24 a 21 (o 23) giocatori, oppure ad aumentare il numero obbligatorio di calciatori provenienti dalle giovanili per partecipare alle coppe. E in questo senso l’acquisto di Santon a gennaio sarebbe stato un investimento mirato.

    La riduzione della lista A avrebbe però con efficacia dalla prossima stagione attiva nelle coppe, e non nella corrente, o sbaglio?
    Inoltre è la prima volta che sento parlare come sanzione di un aumento della quota di giocatori “cresciuti localmente e/o nel club”, tanto più che per Manchester city e PSG, quando hanno subito la decurtazione in lista A per la corrente stagione 2014/15, questa ha toccato sia la quota libera sia la quota “vincolata”, per quanto non proporzionalmente fra le due.

  2. Oltre alla sanzione pecuniaria, la Uefa – la cui commissione inquirente si è riunita nei giorni scorsi e ha deciso il piano d’azione – potrebbe costringere l’Inter a ridurre la propria lista europea da 24 a 21 (o 23) giocatori, oppure ad aumentare il numero obbligatorio di calciatori provenienti dalle giovanili per partecipare alle coppe. E in questo senso l’acquisto di Santon a gennaio sarebbe stato un investimento mirato.

    La riduzione della lista A avrebbe però con efficacia dalla prossima stagione attiva nelle coppe, e non nella corrente, o sbaglio?

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