Nel mare di eventi che da giorni riguarda il possibile fallimento del Parma Calcio, ieri si è aggiunto un altro tassello. Riguarda la nomina di quello che in molti hanno definito un curatore fallimentare del club emiliano. Mauro Morelli, commercialista bolognese, è invece un “curatore speciale”, entrato in scena dopo l’esposto della Energy T.I. Group, la società che nell’aprile 2014 aveva rilevato da Tommaso Ghirardi un pacchetto del 10% del club. Il suo compito sarà quello di valutare eventuali azioni scorrette compiute durante i vari passaggi di proprietà che hanno interessato il Parma negli ultimi mesi.
Il ruolo di Mauro Morelli, curatore speciale del Parma Calcio
Lo scorso 16 febbraio Roberto Giuli, legale rappresentante di Energy T.I. Group Spa aveva presentato ricorso al Tribunale delle Imprese regionale, ai sensi dell’articolo 2049 del codice civile, prospettando gravi irregolarità nel cda del Parma. Nello specifico, Giuli ha sostenuto di non essere mai stato consultato da Ghirardi in occasione dei passaggi di proprietà, e di non aver mai conosciuto Giampietro Manenti.
Dal 3 marzo, è entrato così ufficialmente in scena Mauro Morelli, che raggiunto da Calcio&Finanza ha spiegato quale sarà la missione lui affidata. “Chiariamo subito due aspetti. Il primo è che questa mia nomina non ha nulla a che vedere con l’istanza di fallimento e la relativa prima udienza del 19 marzo. Questo è un procedimento differente, che arriva dopo l’esposto di un socio al Tribunale delle Imprese, che ha sede in ogni capoluogo di regione e che serve a dirimere eventuali contenziosi tra società. Da qui, il secondo punto che vorrei chiarire: essendo nominato da questo Tribunale non sono il curatore fallimentare, come in molti erroneamente hanno scritto generando confusione, ma il curatore speciale del Parma Calcio“.
Di fatto Morelli (che all’epoca del passaggio dal Parma Ac al Parma Fc nel 2004 eseguì la perizia) potrebbe affiancare Manenti nella gestione della pratica Parma. Ma per questo, bisognerà attendere ancora qualche giorno. “Il mio compito sarà quello di verificare se ci sono state irregolarità nei fatti che hanno coinvolto il Parma negli ultimi mesi“, spiega ancora Morelli. “Dopo il 19 marzo vedremo cosa succederà: se verrà dichiarato il fallimento, uscirò di scena e si seguirà il procedimento in corso. Se invece non si seguirà questa strada, allora il curatore speciale entra di fatto in azione, ma dovrò aspettare quella data perché io possa fare qualcosa“.
Se dichiarato il fallimento, interverranno Lega e Figc
Nel frattempo, proseguono le indagini. I magistrati ipotizzerebbero condotte illecite e presunte distrazioni alla base del dissesto del club. In attesa dei nuovi risvolti penali, il Tribunale di Parma sarà chiamato il 19 marzo a decidere sulla richiesta di fallimento avanzata sempre dalla Procura per inadempienze fiscali. E’ questa la data decisiva per l’intervento di Lega e Figc: se dichiarato il crac del club e nominato un curatore fallimentare, potrebbero versare i circa cinque milioni di euro predisposti per permettere al Parma di portare a termine la stagione.
Non ci sarebbe solo Ghirardi tra gli indagati
Non ci sarebbe solo Tommaso Ghirardi nel registro degli indagati della Procura di Parma, per il fascicolo relativo al reato di bancarotta fraudolenta del club gialloblu. Anche se per ora non sarebbero stati consegnati gli avvisi di garanzia, ci sarebbero altri nomi, anche non direttamente legati al club ducale, nell’indagine in mano al pool di magistrati parmigiani Dal Monte, Amara e Ausiello. In attesa di quel passaggio tecnico, l’azienda parmense di articoli sportivi Errea, sponsor tecnico del Parma Fc, avrebbe detto sì alla richiesta della Figc di accollarsi le spese per l’apertura del Tardini domenica prossima in occasione di Parma-Atalanta e per la trasferta del 15 marzo a Reggio Emilia per il match con il Sassuolo. L’ok finale al piano arriverà comunque solo domani, in mattina in Lega Calcio e nel pomeriggio a Collecchio con la riunione dei giocatori crociati con Tavecchio.