Il calcio mondiale ha già puntato i fari sul prossimo terreno d’espansione: l’Africa. Ed è pronto a farlo in maniera organica, strategica. Ad arrivarci per primo è stato il Real Madrid, che ha in questi giorni stretto un accordo con la Ooredoo, una società di comunicazione qatariota che non rappresenta  una società qualunque, perchè il provider di telecomunicazioni è di proprietà della famiglia Al Thani, la stessa coinvolta nella proprietà del Psg. Ed opera in Paesi come Kuwait, Arabia Saudita, Oman, Tunisia e Algeria. Insomma si tratta di una partnership storica, perché si tratta della prima volta che un club spagnolo accoglie nel proprio portafoglio un local sponsor africano. E non si tratta di una squadra qualunque, ma di quella che ha i ricavi più alti al mondo. Una strategia lungimirante: il Real vuole giocare d’anticipo sulla Cina, che da tempo ritiene l’Africa un territorio che può fornire grandi opportunità di crescita. E i cinesi, con gli investimenti globali attraverso il calcio, possono fare paura

La previsione di Andrea Agnelli

Lo scorso dicembre, parlando ai microfoni di Sky, Andrea Agnelli aveva parlato dei nuovo mercati sui quali il calcio italiano avrebbe dovuto puntare, per il proprio rilancio a livello di immagine oltre confine: “Se  io dovessi individuare un’area su cui investire per cercare di trarre dei frutti tra 10-15 anni è l’Africa subsahariana, che in questo momento sta avendo una crescita importante. E dovremmo poter essere i primi ad andare a costruire qualcosa, in modo da poter avere dei ritorni sugli investimenti fatti: questo è il risultato che la Premier ha ottenuto partendo 20 anni fa in Asia”.

Algeria e Marocco: l’Europa punta sul Nord Africa

Mentre Agnelli progettava lo sbarco in Africa, il Real Madrid lo ha anticipato.  Infatti la branca algerina di Ooredoo si è appena accordata con il Real perchè curi l’immagine delle Merengues nel Paese di origine di Zinedine Zidane, seguendo lo schema tipico usato già dai club di Premier League in Asia: addestrando cioè giovani giocatori locali e offrendo loro la possibilità di mettersi in mostra agli occhi del grande club, che a sua volta conta di monetizzare dalla sua presenza sul territorio.

Uno schema confermato dal dirigente madridista Emilio Butragueño: “Siamo lieti di accogliere un leader come Ooredoo all’interno dei nostri sponsor internazionali. Sappiamo che molti algerini tifano per il Real Madrid e posso assicurarvi che l’Algeria occupa un posto speciale nel cuore del club. Zinedine Zidane è una leggenda e sono sicuro che questa partnership aiuterà a crescere altri giovani talenti algerini grazie alla collaborazione con Ooredoo”. Una partnership strategica, per un club che non lascia nulla la caso quando si tratta di fare ricavi. Non è un caso che il Real Madrid, secondo le ultime stime di Deloitte, risulti il club con più revenues al mondo: 549 milioni di euro in totale, di cui 231 dalla parte commerciale.

Ooredoo sta facendo da ponte per i club europei interessati al nord Africa. Perchè non c’è solo il Real Madrid, tra i clienti che puntano alle sponde africane. Tra i partner della società di comunicazione c’è anche il Paris Saint-Germain. L’accordo ha contribuito, fra le altre cose, ad ampliare i ricavi commerciali del club parigino, lievitati nella scorsa stagione a 474 milioni di euro. In particolare, ne ha beneficiato la voce relativa ai ricavi commerciali, schizzati a 327 milioni di euro. E non è un caso che il Psg abbia partecipato, lo scorso dicembre, a un’amichevole contro l’Inter in Marocco, Paese che da due anni ospita il Mondiale per club della Fifa.

Psg Inter amichevole Marocco 2014

 Il progetto cinese: energia e calcio in Africa nera

Tra Alibaba, Wanda e Evergrande, la Cina sta di recente puntando fortissimo sul pallone. Sia tra i propri confini (si veda il club del Guangzhou, ora allenato da Fabio Cannavaro), sia all’estero con l’acquisizione di Infront da parte del gruppo Wanda, che a gennaio è entrato pure nel capitale dell’Atletico Madrid. Ma la nuova frontiera cinese è nel cuore dell’Africa. Ovvero dove c’è l’energia.

Nel tentativo di assicurarsi l’energia nel lungo periodo, la Cina ha investito negli anni ingenti risorse nelle nazioni produttrici di petrolio quali Nigeria, Angola e Sudan. A fronte di ciò, la Cina ha fornito un programma di assistenza differenziato che prevedeva la cancellazione del debito, aiuto tramite sovvenzioni, accordi di acquisto a lungo termine e, forse ancora più importante, progetti infrastrutturali su larga scala. Il legame con questa parte dell’Africa può rappresentare un’opportunità per il calcio cinese, in cerca non solo di giocatori già affermati (vedi Drogba), ma anche di giovani talenti, di cui l’Africa è da anni grande serbatoio.

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Classe 1984. Siciliano di nascita, romagnolo d’adozione, giornalista sportivo per vocazione. Tanta stampa locale (Corriere di Romagna, Resto del Carlino), poi il salto a Milano: master “Tobagi”, Sky.it, Libero, Linkiesta, Pagina99.