Cessione Milan dossier Lazard

Il Milan si prepara al riassetto societario attraverso l’ingresso di nuovi investitori e, intanto, la banca d’affari Lazard ha già preparato il  dossier da presentare a tutti pretendenti, selezionati tra una ristretta cerchia di investitori ritenuti più affidabili. Il Sole 24 Ore ha preso visione del documento che riguarda da vicino la società rossonera, tecnicamente chiamato “teaser”, e sottolinea come questo abbia raggiunto almeno dieci potenziali investitori, soprattutto negli Usa e in Asia, dove il marchio Milan è più forte e conosciuto.

Bee Teachaubol pronto a unire una serie di investitori asiatici

Il documento in questione è stato ovviamente inviato anche a Bee Teachaubol, broker thailandese, di cui tanto si è parlato nelle ultime settimane in chiave rossonera. Teachaubol sarebbe interessato a rilevare una quota di minoranza dell’Ac Milan, dopo il no secco da parte di Silvio di Berlusconi di cederne il pacchetto di controllo, e si sarebbe detto pronto a raccogliere una schiera di investitori asiatici dai quali rastrellare i capitali necessari all’operazione di ingresso nel capitale societario. Questo è quanto è emerso in seguito all’incontro ad Arcore proprio con il numero uno del club rossonero: tuttavia, resta da capire se il manager orientale, come sottolinea il Sole 24 Ore, riuscirà nell’impresa di fund raising per svariate decine di milioni dopo aver presentato una fideiussione del gestore di capitali Edmond de Rothschild.

Il possibile interesse di Wanda Group

Oltre a Teachaubol, non è da escludere il possibile interesse del numero uno di Wanda Group, Wang Jianlin, che, dopo aver rilevato il 20% del capitale dell’Atletico Madrid, starebbe pensando anche al Milan. Tuttavia, sembra che il progetto-stadio al Portello non convincerebbe troppo il miliardario cinese che, per un nuovo investimento nel calcio europeo, guarderebbe più al Regno Unito che all’Italia per una nuova esposizione finanziaria di questo tipo.

Prezzo e governance i nodi da sciogliere

I due nodi maggiori restano prezzo e governance. Fininvest si è detta disposta a cedere una quota che non superi il 40% del capitale, sottolinea il noto quotidiano economico-finanziario, ma l’interesse al club sarebbe condizionato anche dalla possibilità di incrementare la percentuale di partecipazione. L’altro nodo è il prezzo: Berlusconi valuta la società 1 miliardo di euro, ma stando ai multipli attuali, una stima realistica non sarebbe superiore ai 500 milioni. Tuttavia, il teaser avrebbe lasciato intendere che il club, in questo senso, punta innanzitutto sulle potenzialità del marchio, sulla forte presenza del brand all’estero, a quella sulla rete (quinto club al mondo) e su un bacino d’utenza che fa del club rossonero tra le squadre più popolari al mondo: in Asia è la sesta più tifata ed è da lì che, con ogni probabilità, arriverà un nuovo investitore.

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Nato a Roma nel 1984, dopo la facoltà di Scienze Politiche il salto nel giornalismo sportivo con una collaborazione triennale con Canale Inter.