Tra Cristiano Ronaldo e il Real Madrid, i rapporti paiono essersi incrinati e se sia solo una crisi passeggera o un matrimonio destinato a concludersi, al momento, è difficile dirlo. Tuttavia, l’immagine del portoghese al centro del campo, stizzito con i suoi stessi tifosi, dopo la sconfitta (fortunatamente indolore) contro lo Schalke 04, testimoniano un malessere esploso con la crisi di risultati che sta condizionando la stagione del club guidato da Carlo Ancelotti. Per questo, le voci di un possibile addio si fanno sempre più insistenti: Manchester, sponda United, per ragioni di cuore e di marketing, potrebbe essere la destinazione più gradita per l’ultimo scorcio di carriera del fuoriclasse di Madeira.
CR7 guarda al soccer Usa per il 2018
Secondo Sport Illustrated, tuttavia, l’asso portoghese, per l’ultimo, grande, contratto della sua carriera, starebbe progettando un clamoroso addio all’Europa, per finire laddove il calcio, o meglio, il soccer, sta indiscutibilmente riscuotendo successo sia tra il pubblico, sia tra vecchi avversari o compagni di squadra (Kakà) del calciatore del Real Madrid. Il quale sarebbe intenzionato a trasferirsi negli Usa nel 2018 (anno in cui scade il contratto che lega CR7 al club di Perez) con un occhio a New York, Los Angeles e Miami come possibili destinazioni gradite.
CR7 icona del soccer mondiale
Tre metropoli, queste, che affascinerebbero CR7, e che, di certo, non sono a corto nè di squadre (due a New York, due a Los Angeles, con il progetto tra Magic Johnson e Vincent Tan, mentre Beckham continua a credere in un club tutto suo in Florida) né di argomenti per ottenere il sì dal centravanti del Real. Un contratto faraonico poi, specie per un calciatore che ha già dato il meglio di sé in tanti anni di carriera, potrebbe davvero indirizzarne il futuro in Nord America: collante, nell’operazione, lo sponsor personale dell’attaccante lusitano, Nike, che potrebbe cucire sulle spalle del portoghese il ruolo di icona del soccer a livello mondiale.
Cresce il calcio negli Usa: Minnesota sarà la nuova franchigia
C&F vi ha raccontato la grande crescita del calcio negli Usa: i buoni risultati della nazionale maschile in varie edizioni dei campionati mondiali hanno sicuramente contribuito all’avvicinamento del pubblico americano a questo sport, ma senza dubbio, è stata la Lega il motore di un processo di crescita costante. Oggi, la MLS è un torneo a 20 squadre, ma nel 2020 si arriverà ad un torneo a 24. E’ di ieri la notizia che la franchigia di Minnesota, i Minnesota United Fc sarebbero i prossimi a far parte del campionato a stelle e strisce. Lo ha detto il commissioner della Lega Don Garber e lo hanno ribadito i vertici del club, sottolineando che, a breve, la trattativa sarebbe destinata a concludersi positivamente. Minnesota sarebbe la prossima new entry della Lega: in progetto c’è già la costruzione di un soccer specific stadium in città, il cui costo oscillerebbe tra i 100 e i 150 milioni di dollari.