Madrid. Capitale della Spagna. La nazione bi-campione d’Europa in carica. Se avete avuto la fortuna di essere stati almeno una volta in questa fantastica città non può esservi sicuramente sfuggito un piccolissimo dettaglio: l’ossessione per il calcio. Ovunque è calcio. Tutto è pensato, concepito, studiato in funzione di quest’ultimo.
Non esiste bottega, negozio, vetrina dove manchi la mitica “camiseta blanca” delle merengues del Real Madrid, vera macchina da marketing e talvolta persino meta d’attrazione turistica con il suo celeberrimo stadio: il Santiago Bernabeu.
Ma facciamo un piccolo passo indietro. A Madrid, le squadre sono quattro: Real Madrid, Atletico de Madrid, Rayo Vallecano e Getafe.
Per quanto riguarda Real e Atletico non c’è bisogno di ulteriore presentazione, il “curriculum vitae” delle due compagini parla già per sé. Qualche parola in più la meritano le restanti due squadre: Rayo e Getafe.
Il Rayo Vallecano è la squadra di Vallecas, sobborgo sito nel sud-est del circondario di Madrid. É il quartiere operaio di Madrid, dove imperversano droga e disoccupazione, quotidianamente combattute dalla dignità di migliaia di operai che in questo quartiere vivono: tra quelle piccole strade che trasudano sacrificio e sogni che forse non si avvereranno mai. Il Rayo è la loro ancora di salvezza, il loro sfogo settimanale, il loro motivo di essere legati a questo quartiere ben lontano dalle luci della ribalta che si respirano e si vivono a Chamartin.
La “quarta” squadra è invece il Getafe, che a livello puramente burocratico è una città a se stante secondo l’ordinamento spagnolo, ma che può essere tranquillamente considerata parte integrante dell’aggregato urbano di Madrid. Getafe, capolinea di una linea della metropolitana Cercanias, è situata all’estremo sud della capitale, sulla strada per Toledo o più a meridione Cordoba e poi Sevilla. Getafe è una piccola realtà, una piccola comunità che vive e respira il riflesso della ben più grande e chiacchierata Madrid. Ma per i suoi abitanti non c’è nulla di meglio dell’essere fieramente tifosi della squadra locale.
Quattro squadre, quattro quartieri, quattro comunità, talvolta agli antipodi. Quattro Madrid dentro Madrid. Ma ce ne potrebbero essere molte altre. Ma la nostra domanda è: perché il Real Madrid è meglio delle altre?
Per il valore della rosa
Il valore della rosa del Real Madrid è spaventoso: 719 milioni di Euro. L’Atletico Madrid, che non dimentichiamoci è la squadra campione di Spagna ed al 92’ della finale di Champions League 2014 anche campione d’Europa, vale meno della metà. Mentre Rayo e Getafe valgono rispettivamente il 6% e il 5% del colosso blanco. Per dirla in altre cifre, il recente trasferimento di James Rodriguez dal Monaco, costato 80 milioni di euro, vale in sostanza come i giocatori di queste due squadre.
In questo secondo grafico si vede ancora meglio lo strapotere del Real Madrid: infatti usato il valore della rosa a disposizione di Carletto Ancelotti come base di calcolo è evidente come dopo aver scomposto i 719 milioni, resti un 40% non allocato. In sostanza significa che il Real Madrid vale 40% più di tutte le altre tre squadre cittadine messe assieme.
Guardiamo ora più nel dettaglio la rosa del Real Madrid:
Abbiamo dei giocatori come Ronaldo, Bale, James, Modrid, Benzema, Kroos, Ramos ed Isco che da soli valgono più dell’intera rosa dei poveri Rayo Vallecano e Getafe. E se noi combinassimo Ronaldo e Bale, ci accorgeremmo anche che questi due fenomeni assieme valgono più della metà dell’intera rosa dell’Atletico Madrid. Non male.
Per il fatturato
Come si evince dal grafico soprastante, anche in questo caso il Real Madrid è il padrone assoluto della capitale (ma non solo), con un fatturato che si erge a 577 milioni, cifra questa che non ha eguali nel mondo essendo le merengues il club con i più alti ricavi. E le altre? Il sempre competitivo Atletico Madrid si ferma a “solo” 173 milioni, in sostanza un terzo del valore dei rivali, mentre Rayo e Getafe fatturano rispettivamente le misere cifre di 29 e 36 milioni di Euro.
Anche in questo secondo caso se ripartiamo il valore tenendo il Real Madrid come base, ci accorgiamo di una differenza abissale tra il più famoso club di Madrid e le altre contendenti. Se mettiamo assieme Atletico, Rayo e Getafe ci accorgiamo che non valgono più del 42% dell’intero club merengue: significa anche questa volta che il Real “sconta” un surplus rispetto alle sue contendenti, un surplus quantificabile nel 58% percento (più della metà) rispetto alle altre squadre di Madrid.
Per il monte ingaggi dei suoi tesserati
In Spagna esiste un Salary Cap che permette alle squadre di tesserare e offrire contratti a giocatori fino ad un massimo stabilito tramite parametri e studi effettuati dalla federazione. In sostanza più un club è ricco più può spendere per acquistare giocatori, con buona pace degli inseguitori cui restano solo gli spiccioli. Non è un caso che le due squadre più importanti, Real e Barcelona, possano tesserare e pagare stipendi a giocatori più di tre volte tanto rispetto alla terza squadra della lega, l’Atletico Madrid. A Rayo e Getafe, squadre di modesto budget e modesto giro d’affari restano solo le briciole, avendo un monte ingaggi rispettivamente di 15 e 18 milioni di Euro l’anno per allestire tutta la squadra: consideriamo che lo stipendio netto di CR7 si attesta sui 17 milioni l’anno (al lordo sono 34,5). Quindi in sostanza nel Getafe dovrebbe giocare da solo, mentre nel Rayo Vallecano vale più il suo stipendio netto di tutti gli stipendi lordi percepiti dai giocatori della squadra.