Il futuro del gruppo tessile Zucchi, società controllata dal portiere della Juventus e della nazionale Gianluigi Buffon, passa innanzitutto dalla banche. Ieri infatti, l’assemblea degli azionisti, chiamata a riunirsi per decidere sull’aumenti di capitale (da 26,5 milioni, il terzo in due anni), ha deciso di riaggiornarsi al 20 di aprile. Prima infatti, c’è la necessità di negoziare con gli istituti finanziatori (Ubi Banca, Banca Popolare, Bnl e le azioniste Unicredit, al 4,7%, Bpm, al 2,5% e Intesa Sanpaolo, al 3,4%) la ristrutturazione di un debito che ammonta a 100 milioni di euro, 130 complessivi considerando altre passività.
In arrivo un ulteriore prestito dalla banche garantito dalla vendita di proprietà immobiliari
Il piano di rilancio di Zucchi – scrive Milano Finanza – approvato lo scorso dicembre da A.T. Kearney, prevede, oltre alla ristrutturazione della posizione debitoria con modalità ancora tutte da stabilire (la conversione del debito in capitale è la migliore delle ipotesi), l’arrivo di nuove liquidità da parte degli istituti di credito (si parla di 10-11 milioni), che l’azienda tessile garantirebbe con i 40 milioni che potrebbe incassare dalla vendita di alcune proprietà immobiliari (tre le quali lo storico stabilimento di Rescaldina, ora sede degli uffici).
Zucchi, il ritorno all’utile nel 2017
Oltre all’accordo con le banche, un impulso alla ripresa, per Zucchi, potrebbe giungere dal fondo di investimento Usa Gem, ipotizzato già la scorsa primavera, come risorsa per poter rimborsare i prestiti ottenuti dagli istituti di credito. Poi si tratterebbe di procedere ad una vera e propria operazione di restyling aziendale: alla base del rilancio infatti, una serie di operazioni che, in ambito commerciale, dovrebbero, dapprima consolidare la presenza di Zucchi sul mercato interno, con l’obiettivo di proiettare il marchio verso l’espansione su quelli esteri. Prima però, si attende la decisione delle banche, che non arriverà prima dell’estate: le previsioni dicono che Zucchi dovrebbe tornare in utile nel 2017.