Varese Calcio – “Era l’ultimo giorno per stipendi e contributi, mancavano 170 mila euro. Un’amica comune ci ha fatto incontrare Cassarà, che ci ha chiesto due ore. Siamo tornati in sede senza speranza, dopo un’ora ci ha chiamato dicendo che era in banca per il bonifico”. Le parole sono di Beppe D’Aniello, il dg del Varese Calcio e confermano come Pierpaolo Cassarà, il nuovo presidente dei biancorossi, sia arrivato come uno spiraglio di sole durante una difficile tempesta.
Stamane sulla Gazzetta dello Sport è uscita l’intervista del neo patron del Varese Calcio che ha ripercorso tutta la sua vita e le sue esperienze passate, che ora sono confluite nella nuova avventura targata Varese Calcio. “E’ stata una scelta razionale ma con l’irrazionalità di scelta. Ero anti-calcio, consideravo plebe chi andava allo stadio. Ma nel mio egocentrismo ho deciso di dare una riformatio etica al calcio, che oggi si basa solo su aspetti economici“. Per Cassarà la possibile perdita dell’attuale categoria, la Serie B, non è un grosso dramma. “Dobbiamo risvegliare il senso civico della gente, anche chi non ha interesse per il calcio. A suon di 200 mila euro alla volta ci stiamo riuscendo, l’umiltà di una briciola può valere il mondo. Chi c’era prima ha portato valangate di soldi e non ha risolto il problema, forse l’ha peggiorato, agendo in maniera premeditata senza coscienza“. Il neo presidente del Varese Calcio smentisce il possibile fallimento, ma non nasconde che questa sia l’ultima chance per il club lombardo. Una grossa mano potrebbe darla il nuovo stadio, il cui iter positivo potrebbe generare una stringa di fiducia nei possibili investitori.
Varese Calcio, Cassarà dovrà raddrizzare il bilancio d’esercizio
Pierpaolo Cassarà, neo patron del Varese Calcio, dovrà rimettere in piedi il bilancio del club biancorosso. Al 31.12.2013 la perdita della gestione Laurenza fu pari a 2.358.440 di euro. “Gli Azionisti hanno provveduto ad impegnarsi ad effettuare ulteriori versamenti, a titolo di finanziamento soci, per un importo complessivo pari ad 1.150.000 finalizzato alla copertura della perdita di esercizio anno 2013“, si legge nel documento visionato da Calcio&Finanza. Il nuovo presidente del Varese Calcio sembra molto tranquillo sotto questo profilo, ma, come insegna, il caso Parma, l’ex avvocato non dovrà prendere sotto gamba un argomento, oggi, fortemente vigliato dal governo del calcio italiano.
Varese Calcio, il primo ostacolo per il neo numero uno
Pierpaolo Cassarà è stato anche presidente della “Fondazione per gli studi letterari e giuridici Labus Pullè”, nata da un’idea della contessa Maria Luisa Cotti Pullè, trovata morta domenica mattina. Cassarà è accusato di aver distratto dal patrimonio dell’ente più o meno 35mila euro per “finalità privatistiche”, anche se, è doveroso precisare, che non è ancora certo se il gesto estremo compiuto dalla donna sia legato a questa vicenda. Ciò che è certo, però, è che quei soldi la Fondazione li rivuole e, mentre il presidente ribatte che sono stati spesi tutti per eventi culturali e al giudice ha già prodotto tutte le fatture originali, la causa è in corso davanti al giudice Miro Santangelo, che ha già nominato un perito per stabilire, entro il prossimo 14 luglio, se e come Cassarà abbia gestito il patrimonio della Fondazione e se davvero abbia “distratto” la somma indicata per spese personali.