Diritti tv Premier – Dopo aver ottenuto la faraonica cifra di 7 miliardi di euro per il triennio che partirà nel 2016, i diritti tv della Premier League continueranno ad arricchire un intero movimento. Non saranno solo i club della massima serie britannica ad intascare la grande cifra che broadcaster come Sky e BT sono pronte ad elargire. La stessa Premier ha annunciato le squadre gireranno circa 1,3 miliardi di euro a tutto il movimento inglese, per aiutarne lo sviluppo. Inoltre, i club hanno promesso di pagare i salari di sussistenza al personale dei club.
“Un contributo senza precedenti”
“Questa somma è senza precedenti nel mondo dello sport e comprenderà una vasta gamma di beneficiari”, ha spiegato la Premier League in un comunicato ufficiale, diffuso ai media nazionali via mail. “Questo significa che livelli record di finanziamento fluiranno dalla cima della piramide del calcio inglese fino alle basi”.
Nel dettaglio, la Premier si è impegnata a girare almeno il 20% degli incassi provenienti dal broadcasting. Soldi che andranno principalmente allo sviluppo di strutture come i campi da gioco e di programmi giovanili dedicati al calcio, ma anche alla solidarietà e al sostentamento economico delle leghe minori, nonché a progetti dedicati ai tifosi che vanno allo stadio.
Se la tv sostiene i tifosi allo stadio
Quest’ultimo punto è uno dei più caldi. Nei mesi scorsi, più volte negli stadi inglesi si sono viste proteste da parte di gruppi di tifosi che chiedono una diminuzione del costo dei biglietti. Ed anche ieri, mentre la Premier discuteva la ridistribuzione del denaro proveniente dai diritti tv, la Football Supporters Federation ha organizzato una manifestazione a Londra, per chiedere il taglio del costo medio che un tifoso deve sostenere per vedere la propria squadra dal vivo.
Un costo che in alcuni casi è diventato alto: il Chelsea, per esempio, chiede 59 sterline per un biglietto nel settore ospiti. Molti tifosi chiedono una sorta di cap di 20 sterline. La Premier, che di abbassare tali costi al momento non vuole saperne, ha però deciso di fare buon visto a cattivo gioco, sostenendo i tifosi in trasferta con programmi ad hoc: in particolare, verrà dato un contributo al fondo dal quale i club attingono per sovvenzionare parte dei viaggi che i tifosi si sobbarcano per andare in trasferta.
Un contributo per i salari di sussistenza
I soldi dei diritti tv Premier servono anche per pagare quelli che in Inghilterra chiamano il Living Wage, ovvero il salario di sussistenza per i lavoratori legati ai club di Premier. Non i giocatori, chiaro, ma tutti coloro che fanno parte degli staff dei club, sub-appaltatori compresi. Attualmente, i lavoratori vengono pagati circa 9 sterline l’ora a Londra, circa 7 fuori dalla capitale. I club si sono impegnati a mettersi a posto con i pagamenti entro la stagione 2016/17. La stessa in cui partirà il nuovo mega accordo sui diritti tv