Parma Barilla – Da tempo, il nome di Barilla viene accostato a quello del Parma Calcio. Ma ancora una volta, dall’azienda parmigiana arriva una secca smentita sulla possibilità di poter acquistare il club appena fallito.

Alcune settimane fa, prima che subentrasse Giampietro Manenti, si era parlato della possibilità che una cordata di imprenditore, tra i quali spiccava il nome di Barilla, fosse pronto a versare 50 milioni nelle casse del Parma per salvarlo, dopo i mesi difficili seguiti alla vendita di Tommaso Ghirardi prima e di Rezart Taci dopo.

Ma da quell’orecchio, l’azienda famosa per la pasta non vuole sentirci: “Non c’è assolutamente niente di vero. La squadra la seguiamo con simpatia, soprattutto in questo momento di grande sofferenza ma non abbiamo nessun progetto come non l’abbiamo avuto in passato”, ha ribadito Paolo Barilla, vicepresidente dell’azienda, a margine di un convegno nella città emiliana.

Nelle ultime ore, a Parma si era anche diffusa l’ipotesi che la Barilla avesse manifestato l’intenzione di investire solo nel settore giovanile del club, almeno in un primo momento: “Ad oggi non c’è niente. Non l’abbiamo neanche pensato”, ha spiegato Paolo Barilla. Che ha anche detto la sua sulla situazione del calcio italiano: “È comprensibile il disequilibrio nel sistema del calcio italiano, fa parte della società. Non si può andare in deriva per anni e scoprire all’ultimo l’esistenza di buchi clamorosi. Colpa della società che in questo caso ha fatto dei danni e degli organi di controllo che non hanno vigilato. Il cambio delle regole? Si è fatto un passo avanti solamente se questi incidenti non ci saranno più”.

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Classe 1984. Siciliano di nascita, romagnolo d’adozione, giornalista sportivo per vocazione. Tanta stampa locale (Corriere di Romagna, Resto del Carlino), poi il salto a Milano: master “Tobagi”, Sky.it, Libero, Linkiesta, Pagina99.