Zong Qinghou, il re della “Coca Cola cinese”, ha smentito di essere interessato ad acquistare il Milan. Il presidente della Hangzhou Wahaha Group si è defilato dalla corsa al Milan con un post sul social network Sina Weibo: “Non c’è stato alcun contatto con il Milan. Non abbiamo intenzione di entrare nel mondo del calcio e, anche nel caso in cui volessimo comprare un club, lo faremmo con una squadra cinese”. Un altro possibile compratore che si defila da una corsa all’acquisto del Milan che vede ormai un solo concorrente in gara, e ancora non si sa quanto credibile: Mr. Bee.
Cessione Milan, la roadmap: Cda e tournée
Le prime tappe del percorso che porterà alla cessione del Milan sono state fissate sul calendario. Non se ne parlerà fino a inizio maggio, quando terminerà la due diligence iniziata con i preaccordo con Bee Taechaubol. Ma nel Cda che dovrebbe tenersi tra il 27 e il 29 aprile – scrive Libero – saranno svelati i conti del Milan. Allora il broker thailandese che sta cercando di mettere in piedi la cordata per prendersi il Milan potrebbe uscire allo scoperto. Non c’è la volontà di tirare i tempi troppo per le lunghe: il momento buono per concludere la cessione del Milan potrebbe essere la tournée cinese in cui la squadra sarà impegnata a fine luglio, dove affronterà Inter e Real Madrid in amichevole e tesserà i fili di altri possibili accordi commerciali in Asia, come l’ultimo con la Sanrio sul marchio (mondiale) di Hello Kitty. In questo scenario l’operazione di cessione del club potrebbe chiudersi in tempo per portare nuova liquidità alle casse rossonere in vista del mercato estivo.
Cessione Milan, la situazione degli acquirenti
Come è noto, non c’è solamente Mr. Bee tra i potenziali compratori (veri o presunti) del Milan, ma tutti gli altri sono durati poco nel totonomi dei prossimi proprietari del club. Mr. Pink è uscito di scena in fretta, il gruppo Wanda – che ha comprato Infront e il 20% dell’Atletico Madrid – è ancora alla finestra ma non fa passi avanti, mentre Zong Qinghou – il padrone di Future Cola, la bevanda che gli ha fruttato un patrimonio di 11,6 miliardi di dollari – ha smentito poco fa. In lizza c’era anche il Madison Square Garden Group, che però ha offerto una cifra che per Berlusconi non vale la cessione del club: 600 milioni per l’intero Milan, debiti inclusi. Ma da via Aldo Rossi è arrivato un no abbastanza secco.