Il Parma conta i giorni e spera nella Serie B. Le scadenze decisive per il futuro del club, che stabiliranno se il Parma potrà finire il campionato (come sembra) e se ripartirà dai dilettanti o dalla Serie B sono sempre più vicine. Il primo obiettivo sembra essere stato (quasi) centrato da quando la Lega ha stanziato 5 milioni di euro per sostenere l’esercizio provvisorio, in attesa della fine della stagione. Demetrio Albertini insieme ai curatori fallimentari sta lavorando per definire una strategia che consenta alla squadra di giocare le nove giornate mancanti più i due recuperi contro Genoa e Udinese.
La seconda tappa per Albertini e per i curatori sarà quella fondamentale, il 15 aprile davanti al giudice fallimentare: qui dovranno spiegare in che modo il Parma può sostenere le proprie spese fino alla fine del campionato. L’intento è di evitare il ritiro del club e i 3-0 a tavolino, anche perché ci sono i diritti tv di mezzo (la posizione di Sky, “trovate una soluzione”, è nota da tempo).
Parma, il nodo delle trasferte
La questione più delicata riguarda le coperture economiche per le trasferte. Con l’Inter – scrive la Gazzetta dello Sport – è stato decisivo lo sponsor e lo sarà anche per il recupero con il Genoa di mercoledì 15 aprile. Tutto è già definito anche per la gara con l’Empoli, per la quale la Figc ha offerto al Parma di allenarsi e ritirarsi a Coverciano. Soluzione che potrebbe ripetersi anche per Fiorentina-Parma, il prossimo 15 maggio. Le due trasferte per le quali si dovrà trovare la copertura sono invece le due consecutive di Roma – contro la Lazio – di Cagliari, tra il 29 aprile e il 3 maggio. I curatori e Albertini stanno tirando la cinghia su tutto, dai biglietti aerei agli alberghi. Per l’ultima giornata, un’altra trasferta a Genova contro la Samp, ci sarà più tempo: per il 31 maggio si confida di aver reso la situazione finanziaria del club leggermente meno pesante.
Parma, Serie B non impossibile
Soltanto dopo la fine del campionato si capirà cosa ne sarà del Parma per la prossima stagione. Se il debito sportivo del club verrà abbattuto, a quel punto è possibile che saltino fuori acquirenti per la società e che il Parma ricominci dalla Serie B, dove i risultati sportivi di questa stagione lo stanno conducendo. Ma in caso contrario l’incubo di ripartire dai dilettanti diventerebbe realtà.