I bookmakers lo danno già per spacciato, ma Luis Figo non si rassegna. Magari le perderà – quasi certamente -, ma vuole elezioni trasparenti. L’ex giocatore di Barcellona, Real Madrid e Inter vuole diventare il nuovo presidente della Fifa. Si voterà a fine maggio, il 29: Figo sfiderà lo strafavorito Joseph Blatter, che va verso il suo quinto mandato, il principe Alì di Giordania e l’olandese Van Praag. Ieri si è tenuto il congresso della Concacaf – la confederazione del centro e nordamerica -, che ha confermato alla propria presidenza Jeffrey Webb, che è anche vice presidente della Fifa. L’unico a parlare pubblicamente è stato Joseph Blatter, che nel proprio discorso ha portato avanti la sua campagna elettoriale, prendendo l’impegno di concedere alle nazionali di Nord e Centro America un posto in più nella fase finale.

Figo invece ha parlato al quotidiano portoghese “A Bola”, facendo capire di essere preoccupato per lo svolgimento delle elezioni presidenziali, che anche i bookies danno già per scontate (la rielezione di Blatter è pagata 1,02): “Sono un tifoso assoluto della democrazia – ha detto Luis Figo -. La democrazia è un bene fondamentale della società moderna e per questo continuo a credere che le elezioni della Fifa debbano essere trasparenti”. Poi l’attacco: al Congresso Concacaf solamente Blatter ha avuto modo di parlare, mentre gli altri candidati non sono potuti intervenire. “Quando uno parla e gli altri vengono zittiti – commenta Figo – perde la democrazia e perde il calcio. Le elezioni sono, per definizione, un processo democratico. Se non lo fossero, non sarebbero elezioni”.

La partita in realtà sembra già chiusa, nonostante le dichiarazioni di rito e la speranza di molti che la guida della Fifa possa cambiare dopo 17 anni nelle mani di Blatter. Nonostante non sia stato ancora riconfermato, Sepp ha annunciato anche che il Mondiale 2026 si disputerà sicuramente in Africa. Mentre proseguono – e ancora proseguiranno – le polemiche sull’organizzazione dei Mondiali del 2022 in Qatar, i primi invernali della storia.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.