Telecom e Sky hanno presentato il loro nuovo sodalizio con il quale la tv via satellite per definizione arriverà nelle case degli italiani attraverso la fibra ottica. Il colosso delle telecomunicazioni e la rete di Murdoch hanno svelato l’offerta congiunta che si chiamerà “Quadruple Play”, grazie a cui i clienti avranno a disposizione in un unico pacchetto tv digitale, telefono fisso e cellulare e una connesione alla nuova fibra ottica di Telecom.
Ci sono già i prezzi per il pacchetto completo di Telecom e Sky: gli utenti pagheranno 39 euro al mese per il primo anno, 59 euro negli anni a seguire. Per chi invece ha già un collegamento con la fibra o con l’Adsl di Telecom ci sarà uno sconto ulteriore: 14 euro al mese. Con una velocità che varierà tra i 20 e 100 mega al secondo con la fibra, mentre arriverà a 20 megabit con l’Adsl. Non ci saranno limiti alla navigazione internet e alle telefonate. Né tantomento alla programmazione di Sky, che sarà esattamente la stessa di quella che passa in tv via satellite. Anzi, ci sarà anche l’offerta di Sky On Demand, che contiene oltre 2500 titoli tra film, serie tv e altri contenuti.
Uno dei motivi per i quali Sky e Telecom hanno sottoscritto questo accordo è il possibile ampliamento degli utenti della tv di nuovi potenziali spettatori, fino ad un milione di famiglie. L’accordo, per altro, non è in esclusiva, e quindi Sky potrà continuare a lavorare anche con Fastweb, con cui c’è in piedi una partnership che va avanti da anni. E lo stesso vale per Telecom, che presto potrebbe far passare attraverso la propria fibra ottica anche i canali di Mediaset Premium. E intanto sono arrivate nuove conferme sulla possibile pace tra Sky e la Rai. L’ad di Sky Andrea Zappia ha spiegato che “valutiamo una tregua: i contenziosi non fanno bene a nessuno”. Ma per quanto riguarda il principale asset del calcio in tv, cioè i diritti della Champions League, niente si è mosso e niente – pare – si muoverà. Alla fine resteranno a Mediaset dal 2015 al 2018, in esclusiva. Il margine di trattativa sembra ridotto all’osso, se non inesistente.