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Offrire le partite in tv attraverso internet sembra diventata la nuova frontiera per i broadcaster italiani e non solo, in un mercato che – fuori dallo streaming pirata – non si è ancora saputo esprimere in tutte le sue potenzialità. Per questo Sky ha firmato un accordo con Telecom, che garantirà alla tv satellitare un numero fisso di nuovi abbonati, i quali potranno godere del calcio e di tutta l’offerta del satellite, ma attraverso la fibra ottica. Ed è per questo che i colossi del web iniziano a guardare al mercato del calcio per espandere la propria influenza.

L’obiettivo è quello di portare gli utenti della televisione su internet, senza che a rimetterci sia la qualità della visione. I tempi però sono lunghi: le smart tv in Italia sono ancora troppo poche, in un periodo in cui l’economia europea stagna e il ricambio degli apparecchi non è una priorità per la maggior parte delle famiglie. Gli eventi che spingono gli utenti a cambiare televisione sono principalmente due: le Olimpiadi e i Mondiali di calcio. Ma nel 2015 nessuno dei due eventi è in programma. Così ci prova la tecnologia a far cambiare le cose.

L’ultima novità è il Fire Tv Stick di Amazon, la risposta dell’azienda di commercio elettronico al Chromecast di Google. Si tratta di uno stick grande come una penna Usb, che si inserisce in una delle porte Hdmi di una qualsiasi tv non troppo vecchia, e la trasforma in una smart tv. Negli Stati Uniti è in commercio da novembre a 36 dollari, mentre la scorsa settimana è sbarcato anche in Gran Bretagna, dove è già l’articolo più venduto da Amazon. In Europa per il momento costa 35 sterline (poco meno di 50 euro) ed è già connesso alla maggior parte dei servizi internet più diffusi: mazon Prime Instant Video, Netflix, Bbc iPlayer, Sky News, Demand 5, YouTube e Spotify. Un altro passo per avere il calcio su internet, senza rinunciare alla comodità della televisione.

Senza contare che Amazon sta pensando, come Netflix, di entrare un domani nel mercato dei diritti tv sul calcio, la cui offerta su internet è ancora piuttosto scarna.

PrecedenteChi è Victor Pablo Dana, il braccio destro di Mr Bee
SuccessivoAdvisato è media partner della Press League 2015
25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.