Il Watford, il club inglese controllato dalla famiglia Pozzo ha conquistato ieri l’aritmetica qualificazione alla Premier League, e la proprietà dell’Udinese si trova così con tre squadre nei massimi campionati di Italia, Inghilterra e Spagna con il Granada e adesso passa all’incasso. Solo dalla promozione del Watford, infatti, arriveranno più di cento milioni di euro. Diritti televisivi, più che altro, un affare che oltre la Manica vale circa quattro volte il “montepremi” italiano. Ed è naturale, allora, che il primo a parlare, nel postpartita di Udinese-Milan, gara vinta per 2-1 dai friulani sia stato proprio il patròn Giampaolo Pozzo.

Vira su tutto, il numero uno bianconero: dallo scacco al Milan, al possibile Addio di Di Natale (annunciato a Gazzetta tv dal suo procuratore). Ma inizia proprio dal Watford: «Una giornata fruttifera (gli aggettivi non li sceglie a caso), se ogni volta fosse così, il calcio sarebbe bellissimo. Il Watford in Premier League è una cosa importantissima, perché in questo modo le sinergie del gruppo si rafforzano e l’Udinese andrà meglio». Un calmante, questo, per quei tifosi che già pensavano a una famiglia Pozzo estero-centrica. «Sono anni che lavoriamo a questa multinazionale del pallone. Grazie a questo progetto possiamo puntare a diventare qualcosa di più. Non avrò la testa solo al Watford – conclude a Udinese Channel – la promozione servirà a rafforzare l’Udinese».

Ovvio anche il passaggio su Di Natale, con una frase che lascia aperte tutte le porte, compresa quella verso l’uscita: «Io voglio che rimanga ancora (il contratto scade nel 2017, ma le americane e l’Empoli sono lì in agguato ndr ) e che diventi anche un membro dello staff tecnico

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