Il Daily Mail, noto giornale britannico ha effettuato uno studio che mostra i reali investimenti effettuati per l’organizzazione dei Mondiali Qatar 2022. Le polemiche relative a come il Qatar si sia aggiudicato la possibilità di ospitare un evento così importante non si placano. Nemmeno quelle sulle morti degli operai impiegati sui cantieri per la costruzione dei nuovi stadi però, hanno rappresentato un ostacolo per il governo qatariota.
Il primo dato è relativo alla spesa effettuata dal governo, attraverso la quale, in maniera ritenuta legale, è stata fatta pressione sulle istituzioni del calcio, per massimizzare al meglio la possibilità di ospitare la manifestazione. Stiamo parlando di oltre 17 miliardi di dollari, la maggior parte dei quali sarebbero stati utilizzati per convincere Michel Platini ad appoggiare pienamente la candidatura del Qatar. Di questi infatti, ben 14 miliardi sarebbero stati utilizzati per sostenere alcuni investimenti sportivi in Francia: l’acquisizione del Paris Saint Germain, ma anche il lancio di BeinSport, la rete di canali sportivi gestiti da Investments Sport Qatar, che trasmette i principali eventi calcistici in Francia, la Ligue 1, la Serie A, la Bundesliga, la UEFA Champions League, l’ Europa League e il Campionato europeo di calcio. Secondo il Daily Mail inoltre, ci sarebbero altri investimenti significativi effettuati per convincere i membri del comitato esecutivo della FIFA. L’accordo di sponsorizzazione tra Qatar Airways e il Barcellona, l’organizzazione di una partita amichevole tra Brasile e Argentina a Doha e ancora gli accordi relativi al settore energetico con i rappresentanti del governo paraguaiano. Inoltre, è stato reso noto che il governo qatariota investirà circa 200 miliardi di dollari per la costruzione degli stadi e delle infrastrutture destinate ad ospitare la fase finale dei Mondiali in Qatar del 2022. Nonostante le accuse mosse nei confronti del governo e della FIFA, però, sembra che tutti questi investimenti facciano parte di una strategia ben precisa per promuovere ulteriormente il calcio, in un territorio così ricco come il Qatar.