In Italia non esistono le squadre B come in Spagna, ma le multiproprietà. Vale a dire che un presidente può essere proprietario di due club, purché non militino nella stessa categoria. E’ il caso di Lotito con Lazio e Salernitana. Potrebbe essere presto anche il caso di Massimo Ferrero, con Sampdoria e Lecce. Già, perché il club salentino sarebbe stato offerto al vulcanico presidente doriano, in un incontro avvenuto sabato scorso a Genova con Savino Tesoro, proprietario del Lecce. Da quelle parti non se la passano benissimo: la piazza lo contesta per la mancata promozione in Serie B (terzo tentativo fallito di fila), e ha diversi problemi economici: gli steward di “Salento Security” vantano un credito di 50mila euro e nel corso dell’ultima partita, Lecce-Ischia, non hanno lavorato e minacciano di chiedere un risarcimento danni poiché il club li ha sostituiti con altri steward. Chevanton vuole dal club 46mila euro e ha avviato una vertenza e i tifosi sono ad un passo dall’esplosione. Ecco perché è arrivata la richiesta d’aiuto a Ferrero, che non ha chiuso la porta, nonostante nel pomeriggio di ieri sia arrivata la smentita della società.

Il patron della Samp non ha detto di no a priori, anche perché starebbe cercando una società da trasformare in un satellite della Samp: il ds Osti finora avrebbe parlato con Piacenza, Como, Arezzo, Lucchese e Reggiana. Con quest’ultima in grande vantaggio poiché possiete uno stadio (gestito però dal Sassuolo di Squinzi) e ha un bel centro sportivo. Così al momento l’ipotesi per il Lecce sarebbe di diventare un club “amico”, cui la Samp potrebbe prestare giovani da far crescere. Ma alla famiglia Tesoro al momento questo non basta. Al Lecce serve una nuova proprietà, che sia Ferrero o meno.

Ma anche alla Samp, secondo Repubblica, potrebbe cambiare qualcosa. Da Brescia sarebbe circolata una voce per cui Sagramola, che ha appena rilevato il club, potrebbe tornare alla Samp. Secondo alcuni significherebbe che dietro Ferrero c’è Infront, partner di Sagramola nel club e nella costruzione del nuovo stadio a Brescia. In realtà la situazione sarebbe più semplice: la Samp sta cercando un dg che si occupi della gestione dello stadio, della futura cittadella di Bogliasco e di marketing, e Sagramola – già passato in blucerchiato – potrebbe essere l’uomo giusto. Eppure il suo ritorno sembra tutt’altro che probabile, proprio per l’impegno preso col Brescia. Si era parlato anche di Alessandro Ruggeri, il cui nome però sta perdendo quota.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.