Parma Napoli, una sfida importante per i partenopei ma che comunque rimane ad alto rischio visto che i giocatori del Parma potrebbero anche decidere di scioperare non presentandosi in campo domenica pomeriggio. Ormai la crisi del Parma è sempre al centro dell’attenzione degli addetti ai lavori e dei tifosi ducali a cui non è rimasto altro che sperare nella cessione del club nel breve periodo. A parlare di tutto ciò che sta accadendo al Parma è stato il capitano dei gialloblu, Alessandro Lucarelli, che a Radio CRC ha detto: “Ci vuole tanta forza per andare avanti perchè la situazione e’ pesante e lo e’ ogni giorno di più. E’ da giorni che andiamo avanti con questa farsa ed e’ grazie solo all’orgoglio, alla passione e all’amore per il nostro lavoro che proseguiamo“.

L’orgoglio, la passione verso questo sport e la speranza che il club venga venduto quanto prima a qualche imprenditore, sono queste le basi su cui è imperniato tutto il lavoro della squadra di Donadoni.

Ciò che ci e’ rimasto di bello di questo campionato e’ andare in campo la domenica – dice Lucarelli –  perche’ per il resto e’ diventato difficile anche solo preparare le partite, ma cercheremo di portare avanti questo campionato nel miglior modo possibile. Ci auguriamo che ci sia qualcuno interessato a rilevare il Parma per ripartire dalla serie B. Sarebbe un riscatto anche per noi calciatori, e’ una delle nostre battaglie. Oltretutto, abbiamo provato anche a anche cambiare alcune regole affinche’ casi come quelli del Parma non accadano più“.

Saranno passati anche mesi ma alla fine la domanda  che tutti continuano a porsi è : Come si è arrivati a questo? Lucarelli, sempre a Radio CRC, cerca di dare una spiegazione: “Siamo arrivati a tutto ciò perché ci sono delle regole che hanno permesso al Parma di fare cio’ che ha fatto e sapete benissimo che poi ci sono personaggi come Manenti che hanno comprato la societa’ con un euro: questa e’ una brutta figura di livello mondiale. Siamo riusciti a cambiare qualche norma affinche’ ci sia maggiore controllo sulle societa’ anche perche’ il Parma e’ la punta dell’iceberg, ma ci sono altri club in difficolta’. Credo che il miglioramento del calcio italiano sia un interesse di tutti“.

L’unica nota positiva di tutta questa storia è l’attaccamento di Lucarelli al Parma: “non ho voluto rescindere il contratto col Parma, devo ammettere che non c’e’ stato nessun interessamento da parte di altri club, ma se ci fosse stato, la mia coscienza non mi avrebbe permesso di lasciare. Sono il capitano, ho delle responsabilita’ e non avrei abbandonato la nave. Vanno rispettate le scelte di tutti, anche quelle di chi e’ andato via, ma personalmente sono felice di essere rimasto e lottero’ fino alla fine con i miei compagni per far si’ che qualcuno riesca a salvare il Parma. Abbiamo fatto tutto cio’ solo per dare un futuro al Parma e spero che questi sacrifici vengano ripagati“.

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Laureato in scienze politiche, ha frequentato il master in 'Informazioni multimediali e giornalismo economico' presso il Sole24Ore.