Il ventilato sciopero del calcio spagnolo sui diritti televisivi potrebbe rappresentare un insegnamento importante per il calcio italiano, da sempre contraddistinto da una litigiosità elevata all’interno dei club. E’ questa l’opinione di Riccardo Silva, fondatore nonché presidente di Mp&Silva, società tra i leader mondiali nella distribuzione dei diritti televisivi in tutto il pianeta. Non a caso Mp&Silva è la società che vende i diritti della Serie A al di fuori dell’Italia. “A volte sono rimasto sconfortato dal livello di litigiosità del calcio italiano: concentrare le proprie energie sulle guerre intestine invece che lavorare insieme per il successo comune è stato il motivo principale del declino del calcio italiano degli ultimi 20 anni,” ha spiegato Silva sottolineando come questa litigiosità in realtà sia stata Una vera e propria tendenza all’autodistruzione che per fortuna ultimamente sembra essersi arrestata ora. Adesso “questa tendenza autodistruttiva interessa il calcio spagnolo, con questa guerra fratricida tra Lega e Federazione. Potrebbe essere un’ inversione di tendenza, i cui effetti si vedranno nel medio/lungo periodo (ovvero tra qualche anno) e che deve essere d’insegnamento per il calcio in Italia”.

Infatti se “tutti gli attori in gioco riusciranno a essere uniti e compatti nella propria crescita potrà recuperare importanti posizioni rispetto agli altri Paesi, soprattutto se questi ultimi saranno colpiti da virus autodistruttivi come nel caso di questa assurda guerra all’interno del calcio iberico”, ha continuato Silva

Va notato che in ottobre Mp&Silva ha rivinto l’asta indetta dalla Lega serie A in cui si sceglieva l’advisor della lega per i diritti televisivi internazionali del campionato nel triennio 2015/18. L’offerta di MP&Silva è salita dai 117 milioni di media annuale del triennio 2012/15 a 186 milioni ogni stagione sino al 2018 e ha battuto la concorrenza di B4 e IMG, due colossi internazionali

 

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