Ad oltre tre anni di distanza, continua a far discutere molto la diatriba tra il Saint Etienne e l’ex calciatore Boubacar Sanogo. Il giocatore della Costa D’avorio nell’Agosto 2009 venne acquistato proprio dalla società francese, dove rimase a giocare fino al 2012, ma poi se ne andò tra mille polemiche.
Il motivo della diatriba tra le due parti risale appunto al Marzo 2012, quando lo stesso calciatore, nonostante un contratto in essere, venne licenziato per una causa grave dal Saint Etienne. Questo fece infuriare Sanogo, che prima rilasciò un’intervista al quotidiano francese Le 10 Sport nel quale criticava fortemente i dirigenti del club, poi si rivolse al tribunale del lavoro della città, per protestare contro il suo licenziamento. Il tribunale, dopo aver studiato attentamente il caso diede parzialmente ragione all’attaccante della Costa D’Avorio, condannando in primo appello il club a versare al suo ex giocatore 920.000 euro, per aver interrotto anticipatamente il suo contratto. Sanogo inoltre, chiese anche un cospicuo rimborso, pari a circa 1,8 milioni di euro, per danni morali e per aver intaccato la sua immagine professionale, che però non venne approvato dalla Corte d’Appello di Lione. A detta dell’attaccante infatti, era stato accantonato in un gruppo a parte, con il quale svolgeva gli allenamenti, e ciò avrebbe danneggiato seriamente la sua carriera, impedendogli di passare al Monaco. Oggi invece la Corte d’Appello di Lione, ha reso noto di aver ridotto la sanzione nei confronti del club, costringendolo a versare al giocatore 666 mila euro, rispetto ai 920.000 euro stabiliti in Prima Istanza. Quest’ultima decisione rappresenta una vera e propria vittoria legale per il club, che però sembra essere ricascato in una situazione molto simile. Nel Marzo 2015 infatti, la società è stata nuovamente obbligata a pagare una sanzione relativa ad un altro licenziamento per grave causa. In questo caso il Saint Etienne, è stato obbligato a versare 600.000 euro all’ex difensore centrale Sylvain Monsoreau, che ha giocato in Francia tra il 2008 e il 2012, prima di essere poi allontanato per lo stesso motivo.