Riuscire ad orientarsi nella intricata vicenda della (possibile) cessione del Milan è diventata un’impresa quasi fisica. Si fa fatica a star dietro alle decine di voci sulle cordate, vere o presunte, che vorrebbero (o potrebbero) acquistare una parte – di maggioranza o minoranza, è tutto da capire – del club che da 29 anni appartiene a Silvio Berlusconi. Ogni giorno il mosaico di notizie sui potenziali compratori asiatici, che siano Bee o Lee, si arricchisce di un nuovo tassello senza che il quadro complessivo sia più chiaro. Ma la giostra ormai è partita, Berlusconi continua a confermare di essere pronto a farsi da parte, e anche la stampa fa quel che può per inquadrare meglio una situazione dai contorni sempre più sfuocati.

La Gazzetta dello Sport oggi mette la lente d’ingrandimento sulla ormai celebre “dama cinese”, che da oggi ha anche un nome ed un cognome: si chiama Wang Xingxian, dirige la commissione “The power of dream, come with love” dell’organismo Apecf, che è una specie di consorzio d’imprese creato dal Governo cinese per incentivare gli investimenti della Cina in Europa. Lei sarebbe l’ambasciatrice di un’offerta di 580 milioni per acquisire subito il 51% del Milan. Proveniente da chi? Mistero: sulla dama aleggia una coltre di nube che potrebbe celare qualcosa di poco concreto. Ma anche secondo Tuttosport la signora sarebbe la rappresentante di quella cordata che un tempo faceva capo a Richard Lee, il quale ora si sarebbe fatto da parte.

In realtà secondo la rosea Berlusconi starebbe trattando direttamente con il presidente cinese Xi Jinping, l’uomo a capo della Repubblica Popolare, un posto che non brilla per democrazia e libertà d’espressione. Al punto che sarebbero state censurate due foto pubblicate su una testata online cinese il 7 maggio, in cui si vedeva un membro del partito con alle spalle lo stemma del Milan e la scritta: “Il presidente Xi dà il via all’attacco: la forte Cina potrebbe comprare il Milan per 1 miliardo e 190 milioni”. Lo stesso politico cinese si era fatto immoratalare poche ore dopo con Wang Jianlin, capo di Wanda Group e amico di Xi Jinping, sempre accompagnati dal simbolo rossonero alle spalle: “Jianlin irrompe nei campionati europei e attacca ancora, stavolta la Serie A”. Le presunte foto sarebbero rimaste online poche ore prima di essere eliminate dalla rete. Sempre che siano mai esistite…

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.