La retrocessione matematica in Serie B non ferma i piani del presidente del Cesena, Giorgio Lugaresi. Lunedì il consiglio di amministrazione della società romagnola ha posto le basi per una ricapitalizzazione importante e il numero uno del club lavora già per allargare la compagine sociale del Cesena, aprendo il capitale a nuovi soci di minoranza.
«In due anni e mezzo», ha spiegato Lugaresi al Corriere di Romagna, «il gruppo di lavoro di cui faccio parte ha tirato fuori 15 milioni di euro per fare in modo che il macigno che pende sopra le nostre teste non finisca per schiacciarci. L’ obiettivo primario è portare la società in una situazione di sicurezza. Situazione nella quale non siamo neppure oggi. Però siamo sempre qui e siamo sempre carichi, vogliosi e motivati. Lunedì, quando ci siamo ritrovati per il cda, siamo ripartiti con questo slogan: “ Non vogliamo invecchiare in B”. L’ obiettivo è riuscire a tornare il prima possibile in A. E’ un mondo troppo bello. E poi lo meritano i nostri tifosi: la nostra curva, senza barriere, domenica è stata uno spot per il calcio italiano. Nel momento dell’ insuccesso, tutti ad applaudire e a cantare. Da brividi. Tornando al cda, in pochi giorni completeremo l’ aumento del capitale sociale, versando altri 6 milioni di euro, portandolo così a 9 milioni».
L’idea di Lugaresi per consentire al Cesena di avere le risorse necessarie per tornare in Serie A già al termine della propria stagione è quella di rafforzare la compagine sociale con l’arrivo di nuovi soci di minoranza, che non necessariamente arriveranno dalla Romagna «Stiamo facendo qualche ragionamento. La città di Cesena, in questo momento, non può dare più di quanto abbia dato finora. O continueremo a fare da soli, con le nostre forze, oppure potremmo fare entrare qualcuno con quote inferiori al 10 per cento. In questi mesi ci siamo resi conto di come lo stadio di Cesena, così a misura d’ uomo e di famiglia, abbia stimolato tanti appassionati ad avvicinarsi a noi. In passato nella compagine societaria è stato presente a lungo Marino Vernocchi, che è romagnolo ma ha le sue aziende in Lombardia. Ecco , non escludo che presto potrebbe entrare nel Cesena un qualcuno che ha attività non in ambito locale».
Proprio gli aspetti economici, secondo il presidente del Cesena, sarebbe alla base della retrocessione in Serie B. «Noi quest’ anno abbiamo fatturato 30 milioni di euro, che sono tanti se paragonati a quelli dell’anno precedente in B, ma anche pochi, se si considerano i 300 milioni della Juventus, che partecipa allo stesso campionato. I nostri avversari per la salvezza, è ovvio, hanno fatturato come noi o non troppo più di noi: la differenza è che non avevano la pressione dell’indebitamento che ha il Cesena. Noi abbiamo speso il massimo consentito. Abbiamo provato anche la carta del top player con Almeida, ma non siamo stati fortunati».
Il tema del debito rappresenta un’incognita importante per il Cesena, ma le risorse che potrebbero entrare in cassa con la risoluzione di alcune comproprietà, come quelle di Defrel, Garritano e Krajnc, potrebbero aiutare a ridurre l’esposizione debitoria. «Il nostro obiettivo resta sempre quello di portare in sicurezza la società. A proposito di mercato, dovessimo investire soldi per l’ acquisto di cartellini, lo faremmo solo per giovani di prospettiva, come lo erano e lo sono ancora Defrel, Garritano e Krajnc. Meglio se italiani: non riuscirei a tollerare un Cesena composto solo da stranieri come la Fiorentina scesa in campo a Siviglia in Europa League».
Tra i temi sul tavolo di Lugaresi anche il rinnovo del contratto del ds Rino Foschi. «Credo che Rino resterà», ha spiegato il presidente del Cesena al quotidiano romagnolo, «anche se ora sta vivendo un momento difficile. Non è ancora riuscito ad elaborare la retrocessione, è frastornato. Noi tutti vogliamo che sia lui a scegliere allenatore e giocatori del Cesena che verrà, per cui aspettiamo con calma che prenda una decisione».
Il cda di lunedì ha discusso anche il budget per la prossima stagione. «A grandi linee è stato deciso, però è in evoluzione e potrebbe aumentare, se è vero come sembra che la mutualità per la prossima stagione sarà superiore di 600/700mila euro rispetto a quella dell’ultima B alla quale abbiamo preso parte. Inoltre, stiamo discutendo il rinnovo del contratto per la pubblicità all’interno dello stadio. Dovesse aumentare il fatturato ecco che ci sarebbero altre risorse per il budget».