Premi Uefa – Dopo l’eliminazione di Napoli e Fiorentina in semifinale di Europa League ad opera rispettivamente del Dnipro e del Siviglia e con l’approdo alla finalissima di Champions League della Juventus è possibile fare i conti in tasca alle squadre italiane che hanno partecipato alle competizioni europee, calcolando in modo ormai pressoché definitivo i premi Uefa. In ballo ci sono infatti solo 4 milioni circa che i bianconeri potrebbero aggiungere ai 6,5 milioni di premio per la finale nel caso il 6 giugno dovessero riuscire a sconfiggere il Barcellona del trio Messi, Neymar e Suarez, laureandosi così campioni d’Europa.
Partiamo dunque dall’Europa League, dove ormai tutte le squadre italiane sono state eliminate. Per il calcolo dei premi Uefa, teniamo presente prima di tutto i bonus. Chi ha partecipato alla fase a gironi ha ricevuto una quota di 1,3 milioni di euro, oltre ai bonus per le prestazioni di 200.000 euro per ogni vittoria e 100.000 euro per ogni pareggio nella fase a gironi. A questi si aggiungono anche bonus per il piazzamento nei gironi: alle 12 vincitrici sono andati 400.000 euro mentre le seconde hanno incassato 200.000 euro. Inoltre, le squadre che hanno partecipato ai sedicesimi hanno incassato ciascuna 200.000 euro, i club agli ottavi 350.000 euro, le otto ai quarti, tra cui proprio Napoli e Fiorentina, 450.000 euro. A questi si aggiunge 1 milione di euro per la semifinale.

Dunque, con i soli performance bonus, le italiane si sono portati a casa 16,8 milioni di euro di premi Uefa, così ripartiti: Roma 550mila euro, Napoli e Fiorentina 4,8 milioni, Inter 3,47 milioni, Torino 3,18 milioni. a questi si aggiungono i premi del market pool Uefa, che a differenza della Champions prevede un calcolo differente. Una prima quota del montepremi di 16,75 milioni, pari al 50% del totale, viene suddiviso tra i club che hanno partecipato alla fase a gironi (4 nel caso dell’Italia) con un peso superiore per il detentore della coppa nazionale (in questo caso il Napoli). L’altro 50% viene invece spalmato lungo i 6 turni (gironi, sedicesimi, ottavi, quarti, semifinale e finale) con proporzioni decrescenti (20% – 10% – 8% – 4% – 2%) e ripartito proporzionalmente tra i club nazionali approdati ai diversi turni. In tutto, italiane si portano a casa dal market pool fino ad ora 16,41 milioni di euro, così ripartiti: Roma 603mila euro, Napoli 5,63 milioni, Fiorentina 3,95 milioni, Inter e Torino 3,11 milioni.
Il calcolo totale dei premi Uefa è dunque, suddiviso per squadra, così: Roma 1,15 milioni di euro (solo dall’Europa League), Napoli 10,43 milioni, Fiorentina 8,7 milioni, Inter 6,5 milioni, Torino 6,2 milioni. In tutto: 33,21 milioni di euro.
Champions, dietro la Juve record bene la Roma
Dalla Coppa dalle grandi orecchie, per l’unica italiana, c’è subito una buona notizia. I bianconeri hanno già superato quanto incassato lo scorso anno dal Real Madrid campione d’Europa per una semplice ragione: oltre ai bonus di partecipazione e di performance, hanno beneficiato del fatto che le italiane in Champions erano solo due. Quindi il market pool è stato diviso solo tra Juve e Roma. Il Real, lo scorso anno, lo ha invece dovuto spartire anche con Barca, Atletico Madrid e Real Sociedad.
Vediamo come. Lo scorso anno, la Juventus ha incassato 43 milioni di euro, contro i 57,4 del Real Madrid campione d’Europa. Quest’anno, i bianconeri hanno già ipotecato 80,9 milioni di euro. Questo senza considerare gli incassi per le gare casalinghe allo Juventus Stadium e la quota di botteghino che l’Uefa riserverà ai bianconeri per la finale di Berlino. Cominciamo dai bonus Uefa. Bisogna considerare che ogni squadra impegnata nella fase a gironi riceve 1 milione di euro per ogni vittoria e 500mila euro per ogni pareggio nella fase a gironi. Le squadre protagoniste negli ottavi di finale ricevono 3,5 milioni di euro, quelle impegnate nei quarti di finale 3,9 milioni di euro e le semifinaliste 4,9 milioni di euro. Dunque: 8,6 milioni più 3,5 dal girone più i bonus fino alla semifinale per la Juve.

E poi c’è il market pool. Le regole attualmente in vigore prevedono che, in caso di due sole squadre alla fase finale di Champions, la metà del market pool spettante alle italiane venga così assegnata: 55% alla prima classificata nel campionato nazionale; 45% alla seconda classificata. I 40,5 milioni rimanenti, pari alla seconda metà del market pool, vengono invece ripartiti in proporzione al numero di partite disputate. La prima tranche vede la Juve mettersi in tasca 22,75 milioni di euro. Poi, la seconda tranche. Con l’approdo in finale la Juventus disputa ben 13 partite contro le 6 disputate dalla Roma, modificando la ripartizione della seconda tranche del market pool. La quota dei giallorossi scende pertanto a 12,79 milioni, mentre quella dei bianconeri sale a 27,71.
Ciò significa che la Roma, unendo i soldi dell’Europa League con quelli della Champions, secondo la ripartizione spiegata, si porta a casa in tutto 42,76 milioni di euro. Sommando tutti ricavi delle italiani, arriviamo a 155,7 milioni di euro.