Potrebbe esserci un secondo caso Parma in Serie A. Nessuna società a rischio fallimento, sia chiaro. Ma una a cui è stata negata la licenza Uefa – come accadde ai ducali nel 2014 – sì: è il Genoa di Enrico Preziosi, che ha visto respingersi anche dalla commissione di secondo grado per le licenze Uefa il ricorso presentato contro il primo “no” al club per la prossima Europa League. Oggi la Federcalcio darà ufficialità della notizia che terrà fuori il Grifone dalla prossima Europa League. E che fa sperare Sampdoria, Inter e Torino (che già beneficiò dell’esclusione del Parma la scorsa stagione).

La commissione presieduta da Alberto Santa Maria ha ascoltato gli esperti in materia finanziaria e ha detto no. Il Genoa sarebbe stato tagliato fuori – anticipa Tuttosport – per una serie di pagamenti di giocatori comprati all’estero (Vrsaljko, Fertfatzidis e Zaine) che il club avrebbe tentato di rinegoziare oltre la data del 31 marzo, data che invece per la Uefa è il limite oltre il quale nessuna squadra può avere debiti con club stranieri. Ora il Genoa può ricorrere al terzo grado di giudizio, ma dovrà fare tutto il possibile per arrivarci nei tempi richiesti, di modo che la Figc possa poi comunicare quali saranno le sei squadre italiane che parteciperanno alle coppe europee 2015/2016. Dunque il Genoa ora dovrà presentarsi al Collegio di Garanzia del Coni (il cui presidente è Franco Frattini), la stessa corte che negò il lasciapassare al Parma. Poi – se anche in questo grado di giudizio arriverà un no – Preziosi avrà due giorni per presentare un ricorso extra-federale, dopodiché il verdetto sarà definitivo.

Eppure proprio due giorni fa il tecnico Gasperini diceva di essere ottimista: “Noi ci crediamo. Quello che conta è il risultato acquisito sul campo”. Ma Preziosi non era stato altrettanto positivo: “Sono completamente pessimista, anche se spero di essere smentito”. I più preoccupati sono ovviamente i tifosi, che non riescono a godersi appieno i risultati di una squadra che negli ultimi due mesi ha giocato un gran calcio e sarà probabilmente tagliata fuori dall’Europa per questioni amministrative. Con l’incubo peggiore rappresentato dalla Sampdoria: cedere il passo ai cugini blucerchiati sarebbe la beffa ulteriore.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.