Il primo ministro Matteo Renzi ha esternato a ruota libera su alcuni temi chiave del calcio italiano dagli stadi alle promozioni di Frosinone e Carpi passando per gli scandali scommesse. “Bisogna aiutare chi vuole fare gli stadi di proprietà”, ha detto il premier ospite della trasmissione Rai “Porta a porta” proponendo ai dirigenti del calcio un “patto sugli stadi di proprietà“.

Secondo Renzi infatti non si capisce “perché andare allo stadio è un problema, non è possibile che sempre meno persone vadano allo stadio mentre all’estero non c’è un poliziotto, il clima è tranquillo ed è pieno di famiglie”.

Rispondendo poi alla domanda sulle vicende giudiziarie che da anni attraversano il mondo del calcio e che non accennano a diminuire, Renzi ha affermato: “Sono molto colpito da quello che sta accadendo nel mondo del calcio. Ne abbiamo viste di tutti i colori da quando siamo al governo, oggi anche l’indagine sui diritti tv. Ma diciamo la verità, la Juve in finale di Champions, Fiorentina e Napoli in semifinale di Europa League ma poi il calcio italiano non può fare queste figurucce” con l’inchiesta scommesse. Lo afferma Matteo Renzi a “Porta a Porta”.

Il premier ha fatto capire quindi di volere la massima chiarezza, ma allo stesso tempo ha affermato di non voler entrare nel merito delle questioni. In particolare dell’indagine sui diritti tv.

A proposito del “patto” di cui non sono state delineate chiaramente la portata e gli eventuali impegni che questo comporterebbe, l’impressione è che la richiesta sia quella di una miglior gestione delle proprie tifoserie da parte delle società di serie A a fronte di concessioni più spedite per permettere ai club di dotarsi di impianti moderni e funzionali.

Infine un accenno alle polemiche recenti sulle promozioni dei club di piccoli centri:  “Il calcio deve cambiare – ha concluso Renzi -, non capisco cosa c’e’ dietro tutte queste polemiche. Io per esempio sono contento che Frosinone e Carpi siano arrivate in serie A“.

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