Il rapporto tra settore delle telecomunicazioni e sport è ormai sempre più forte. Anche nel mondo del calcio, e soprattutto negli ultimi anni, le multinazionali in questo settore hanno incrementato notevolmente i loro investimenti.Questo è quanto ha riportato uno studio della società specializzata Repucom
L’ultima strategia in voga nel comparto è quella di assicurarsi i diritti di denominazione dello stadio (naming rights) e degli impianti nei quali si disputano eventi sportivi che richiamano il grande pubblico.
Gli operatori telefonici e quelli che si occupano di fornire l’accesso alla rete, stringono accordi con le società per sviluppare le ultime tecnologie, per fornire servizi aggiuntivi e di conseguenza migliorare l’esperienza dei tifosi allo stadio. Basti pensare che, le aziende che operano in questo ambito, nel 2012/2013 avevano investito una cifra poco superiore ai 6 milioni di dollari, mentre nella stagione 2015/2016 ne investiranno oltre 22 milioni.
Nel mondo del calcio esistono tantissimi esempi, che mostrano la crescita parallela di due settori così diversi ma così importanti. Il più significativo con ogni probabilità riguarda il nuovo stadio del Besiktas, il club turco che in virtù di un accordo con Vodafone, ha ceduto i diritti per la denominazione del nuovo impianto, che si chiamerà appunto Vodafone Arena. Oppure è possibile fare riferimento al mitico Wembley, che grazie ad un accordo con l’operatore inglese EE, è diventato lo stadio più connesso nel mondo. La stessa multinazionale inglese inoltre, ha creato un’applicazione dedicata a tutti coloro i quali si recheranno a Wembley per assistere ad una partita, attraverso cui i tifosi hanno la possibilità di acquistare i biglietti e pianificare l’itinerario per raggiungere l’impianto. In ordine di tempo invece, l’ultimo club europeo che sta cercando di avviare un partnership con una azienda che opera nel settore delle telecomunicazioni è il Bordeaux, che conta di cedere i diritti di denominazione del nuovo stadio per circa 4 milioni di euro annui