Investimenti, infrastrutture, nuove idee e grandi prospettive di business. A partire dagli stadi. Il calcio USA sta correndo verso il proprio definitivo boom e programma la sua crescita grazie ad investitori interessati ed a business plan di prim’ordine. L’ultimo annuncio in ordine di tempo è stato quello della nuova franchigia NASL di Miami, che sarà guidata da Paolo Maldini e Riccardo Silva. Ma in tutto il paese da tempo diverse piazze si stanno muovendo per entrare a pieno titolo nel business calcistico o dare nuova linfa a realtà esistenti.

San Josè 2015, Washington 2016, New York Cosmos 2017 (NASL), Los Angeles 2018.

Queste le piazze interessate nell’immediato futuro ad inaugurare il proprio impianto, mentre anche Minneapolis (dove i Minnesota United sono pronti per la MLS) si sta muovendo in questo senso, anche se i piani sono meno definiti: all’inizio del mese si è parlato di una accelerazione per un impianto da 120 milioni di dollari. Ma l’iter burocratico e le concessioni sono ancora in divenire.

San Josè

Lo stadio degli Earthquakes (nella foto di apertura), che ai tempi della NASL schierarono anche il mitico George Best, è stato inaugurato all’inizio della stagione. Aperto per una amichevole contro i Galaxy ha visto la sua prima gara ufficiale il 22 marzo tra gli Earthquakes e i Chicago Fire. I lavori erano iniziati nel 2012 dopo cinque anni di discussioni (le prime proposte erano del 2007, i primi progetti sono datati 2009) e di opposizione da parte dei residenti della zona.

Nel novembre 2014 la società ha firmato un accordo per i diritti di denominazione (naming rights) con la società di telecomunicazioni Avaya per 20 milioni di dollari in 10 anni. Può ospitare fino a 18 mila persone, tutti i posti sono a sedere.

In luglio lo stadio ospiterà anche alcune partite di rugby nell’ottica di uno sfruttamento più ampio, dopo essere stato scelto anche dalla nazionale Usa per una amichevole contro l’Irlanda ad inizio mese. Situato nella zona Airport West, è costato circa 100 milioni di dollari. La sua particolarità architettonica è il fatto di avere tribune costruite su tre lati, un “dettaglio” abbastanza comune in molti impianti statunitensi che in qualche modo richiama i vecchi stadi olimpici.

Washington

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I DC United hanno a lungo cercato di costruire un nuovo stadio specifico per il calcio che dovrebbe sostituire il Robert Kennedy Stadium considerato troppo grande e quindi poco funzionale.

I primi piani sono del 2005 e negli anni successivi diversi piani seguiti, ma tutti sono stati abbandonati a causa di un mix di mancanza di fondi e la mancanza di sostegno da parte del consiglio comunale.

Gli ultimi piani sono del 2011: lo stadio sarà parte di un più ampio progetto di riqualificazione dell’area che comporti investimenti negli sviluppi residenziali e commerciali. Tuttavia, i ritardi successivi hanno ulteriormente in fase di stallo i piani e sono attualmente ancora in attesa dell’approvazione definitiva anche se le ultime notizie di fine aprile davano per imminente una accelerazione.

Il nuovo DC United Stadium avrà una capacità compresa tra 20.000 e 25.000 posti. Il progetto dovrebbe venire ad un costo di 300 milioni di dollari.

Los Angeles

Il Los Angeles Football Club – che si sta giocando l’ammissione alla MLS nel 2018 insieme a Minnesota, dopo che nell’ultimo anno un’altra franchigia della città, i Chivas USA, hanno abbandonato -ha in programma di costruire il più costoso stadio finanziato da privati del paese sul sito della Sports Arena a Exposition Park

Si tratterebbe del primo stadio all’aperto costruito a Los Angeles dai tempi del Dodger Stadium del 1962.

I 250 milioni di dollari complessivi, che copre 15 ettari all’ombra del LA Memorial Coliseum, serviranno anche per erigere il nuovo centro congressi, ristoranti e un museo di calcio. Al centro del progetto lo stadio da 22.000 posti.

New York Cosmos

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Piani importanti anche per la storica società che ha indelebilmente legato il suo nome alla NASL dai tempi di Pelè, Beckembauer e Chinaglia.

I piani e i rendering per il nuovo stadio sono stati presentati poco prima dell’inizio della stagione 2013. Il progetto da 400 milioni prevede la realizzazione di un nuovo stadio, aree commerciali, ristoranti, un hotel e un parco pubblico.

Avrà una a capacità di 24 mila posti e sorgerà ad Elmont, sul confine orientare del Queens vicino alla pista di Belmont Park. L’apertura, inizialmente prevista per il 2016, ora dovrebbe slittare di almeno un anno.

Nei piani dei Cosmos c’è di destinare l’impianto a “eventi nazionali e internazionali di calcio, altri sport (come il rugby e lacrosse), concerti di musica, e squadre sportive locali”. Nel frattempo la squadra – in cui da quest’anno milita anche lo spagnolo Raul – continua a giocare al James M. Shuart Stadium alla Hofstra University. Nel 2013, il team aveva già inaugurato il proprio centro di allenamento all’Athletic Complex Mitchel.

 

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Un bresciano a Manchester. Tra giornalismo economico e football scouting