Figc tozzi modello gestione club – “Il tema della responsabilità amministrativa va preso con grande serietà, perché purtroppo, per quella che è la storia del decreto, si è fatto spesso del formalismo e non della sostanza”. Lo ha affermato Dario Tozzi, membro del nuovo Organismo di vigilanza della Figc istituito un mese fa, a proposito dell’adesione delle società di calcio al modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dal decreto legislativo 231/2001.

Una decisione presa dopo il fallimento del Parma Calcio, avvenuta lo scorso febbraio dopo alcuni mesi travagliati cominciati con il ritiro della licenza Uefa, la scorsa estate.

“Per quanto attiene le società di calcio, molte di queste sono dotate di modello 231″, ha aggiunto. Tozzi, che ha parlato a margine di un convegno sul rapporto fra banca e impresa organizzato a Firenze da Sanapo&Partners, ha sottolineato che “invece la Federazione intende andare verso una sostanzialità dello strumento, anche attraverso un’attività di vigilanza mirata. Ci sarà da parte nostra un’attività informativa avviata verso tutti gli stakeholders della Federazione, e successivamente si avrà una pianificazione di attività di audit e controllo per monitorare tutte le componenti federali”.

Lo scorso aprile il Consiglio della Figc ha approvato il modello organizzativo ex Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n.231, redatto ai sensi delle Linee Guida di Confindustria, che si compone di una parte generale e di una parte speciale, oltre al Codice Etico, ed ha finalità di vigilanza e controllo sulle procedure e sulle attività generali di amministrazione.

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Classe 1984. Siciliano di nascita, romagnolo d’adozione, giornalista sportivo per vocazione. Tanta stampa locale (Corriere di Romagna, Resto del Carlino), poi il salto a Milano: master “Tobagi”, Sky.it, Libero, Linkiesta, Pagina99.