Nemmeno il tempo di farsi dire di no da Carlo Ancelotti che il Milan ha già trovato l’allenatore per la prossima stagione. Pazienza se ad Inzaghi non è stato nemmeno comunicato un esonero, mentre la società incontra alla luce del sole il suo successore. Il giorno dell’annuncio ufficiale è oggi: il prossimo allenatore del Milan sarà Sinisa Mihajlovic. Proprio l’ex interista, che nel 2010 diceva che “non avrebbe mai potuto allenare il Milan”, ha convinto il presidente Berlusconi con cui si è incontrato ieri sera ad Arcore. Ha bruciato anche Montella, che alla Fiorentina ha una clausola rescissoria di 5 milioni di euro, e Maurizio Sarri, ritenuto capacissimo ma privo dello “standing” per fare il tecnico dei rossoneri. Ma soprattutto il Milan ha bruciato il Napoli, che negli ultimi mesi aveva tenuto in caldo il serbo salvo poi virare all’ultimo minuto su Unai Emery, allenatore del Siviglia che in realtà potrebbe declinare l’offerta.
Prima di vedere Berlusconi, Mihajlovic aveva discusso con Galliani dei termini del nuovo contratto: l’ex allenatore della Sampdoria firmerà un contratto biennale, dovrebbe guadagnare circa 2 milioni di euro a stagione più bonus, legati soprattutto al raggiungimento delle coppe europee. Dall’entourage di Berlusconi è filtrata una frase, riportata dal Corriere della Sera, del presidente rossonero, che avrebbe detto riguardo al serbo: “Mi piace la sua voglia di lavorare e la sua fame di successi”. Già oggi dovrebbe arrivare l’esonero di Filippo Inzaghi, e il conseguente annuncio dell’ingaggio del tecnico. L’anno prossimo, in teoria, il Milan avrà tre allenatori in busta paga: Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic. Ma lo stipendio di Seedorf, che nel frattempo non ha trovato squadra e non sembra intenzionato a farlo, è già stato scaricato per intero sul bilancio 2014. Così – nella speranza dei dirigenti del Milan che Pippo sia ingaggiato da un altro club – sul bilancio 2015 potrebbe essere iscritto solamente il compenso di Mihajlovic.
Partirà presto la campagna acquisti del nuovo Milan. Mihajlovic avrebbe strappato la promessa di avere subito una squadra competitiva per entrare almeno in Champions League, se non lottare addirittura per lo scudetto. Berlusconi ha dato il suo placet e Galliani è pronto a muoversi su diversi nomi. L’allenatore avrebbe già espresso alcune richieste di massima: prima di tutto, una rivoluzione a centrocampo. Senza spendere cifre esorbitanti, Mihajlovic vorrebbe giovani solidi e di prospettiva come il fedelissimo Soriano e l’ex Parma José Mauri, passati in vantaggio su Baselli e Bertolacci, il primo meno gradito e il secondo più difficile da raggiunge. Il nuovo mister ha chiesto anche che resti Nigel De Jong, che sembrava destinato a non rinnovare. In avanti si cercherà un centravanti di peso per sostituire Destro: in cima al gradimento di Galliani c’è Mandzukic dell’Atletico Madrid, con la cui dirigenza l’ad rossonero ha già avviato i contatti.