“Io non credo che il gap con la Juventus sia incolmabile. La Juve ha il vantaggio di un progetto avviato prima del nostro, ha uno stadio di proprietà e un’esperienza consolidata, ha una base così forte che è riuscita a gestire bene il cambio di allenatore, ma la Roma è sulla buona strada per acquisire la dimensione della Juve”. James Pallotta, che oggi incontrerà a Londra lo stato maggiore giallorosso per aprire il cantiere della Roma 2015-16 e pianificare le strategie per il futuro, non ha dubbi in tal senso.
Forte del secondo posto in campionato e della qualificazione diretta alla fase a gironi della prossima Champions League, che porterà nelle casse del club almeno 40 milioni, Pallotta e il suo staff hanno ora la possibilità di pianificare al meglio le prossime mosse di mercato, tenendo conto delle compatibilità di bilancio e del faro acceso sui conti della Roma dalla Uefa per il mancato rispetto dei vincoli del fair play finanziario.
Al fianco del presidente nella riunione organizzata nella capitale finanziaria del vecchio continente ci saranno, tra gli altri, il dg Baldissoni, il ds Sabatini e il Ceo Zanzi. Il grande assente sarà Rudi Garcia che, a quanto sembra, avrebbe partecipato volentieri alla riunione, ma è stato lasciato fuori. Anche se in un’intervista alla Gazzetta dello Sport il numero 1 del club giallorosso, assicura: “Vogliamo andare avanti con il nostro tecnico. Con lui la Roma è arrivata due volte seconda”.
Detto questo, Pallotta ammette che le dichiarazioni rilasciate da Garcia prima dell’ultima di campionato con il Palermo, non gli sono andate giù. In quell’occasione il tecnico francese aveva sottolineato come dietro la strapotere della Juventus in campionato ci sia il gap economico che separa i bianconeri dagli altri top club italiani. Una distanza che, secondo Garcia, è destinata ad ampliarsi ancora di più nella prossima stagione, anche alla luce dei 100 milioni che arriveranno nelle casse bianconere grazie all’avventura in Champions League.
“Non nego che quella conferenza stampa non mi sia piaciuta. Certe cose non bisogna darle in pasto all’opinione pubblica. Se ci sono divergenze, si parla all’interno della struttura, altrimenti si crea solo confusione – ha spiegato Pallotta -. Io non credo che il gap con la Juventus sia incolmabile“. Fu lo stesso Garcia a parlare apertamente di scudetto. “Ha solo cercato di dare sicurezza alla squadra. E’ stato un modo per aumentare l’autostima dei giocatori. Probabilmente però anche in questo caso sarebbe stato meglio parlare di certe cose all’interno dello spogliatoio e non in pubblico”.
Il secondo posto non è da buttar via, ma non è il massimo e Pallotta dice: “io non sono mai soddisfatto perché punto sempre al miglior risultato. E’ chiaro che qualcosa non ha funzionato, ma nonostante tutto, siamo secondi per la seconda volta di fila e andiamo in Champions, evitando lo stress dei playoff. La preparazione atletica non è stata sufficiente. Dopo un’ora la squadra non aveva più energie, faticava. Il calcio non è il basket e neppure il baseball che ha molte pause. Nel calcio devi correre 90 minuti. Cambieremo lo staff che si occupa della preparazione atletica. Sarà un cambio radicale: 5 uomini di assoluto livello, compreso un nutrizionista. Nelle gare di Manchester e all’andata contro la Juve la Roma giocò un buon calcio, ma non reggeva più di 60 minuti e questo limite non può essere attribuito alla squadra. Bisogna allenarsi meglio e correre di più”.
Per Pallotta il momento chiave della stagione è arrivato “dopo la sconfitta con il Bayern. Ci ha tolto sicurezza e convinzione. Non ci siamo più ripresi. Quella sera il nostro allenatore ha sbagliato la gestione della gara. L’altro momento decisivo e’ stato il pari di Mosca. Avessimo vinto col Cska, saremmo andati avanti in Champions”.
Anche il mercato di gennaio non ha convinto. “Doumbia aveva giocato la Coppa d’Africa e non era pronto. Ibarbo ha avuto problemi fisici, ma nelle ultime gare ha dimostrato di essere utile”.
Garcia oggi non sarà alla riunione, ma può stare tranquillo. “Lui sa quali sono i nostri progetti e quale sia la strategia di questa società – spiega Pallotta -. Sono convinto che nella prossima stagione, con le novità che stiamo introducendo, si possa fare meglio. Lo ripeto: Garcia è il nostro allenatore“.