Premier League, stop alla partnership con la Barclays dal 2016. Ebbene si, dopo 12 anni Premier League e Barclays si diranno addio. A confermare la fine di questa partnership commerciale è stata la stessa Premier League la quale ha annunciato che, a partire dalla stagione 2016-17, non sarà associata a nessuno sponsor.
Cambiano quindi le strategie di marketing della Premier League che ha però sempre come obiettivo quello di valorizzare al massimo il proprio campionato nel mondo. Tale obiettivo si tenterà di raggiungerlo con una nuova strategia di sponsorizzazione volta a presentare un’immagine ‘pulita’ del marchio sul modello delle leghe sportive americane come Nba e Nfl.
Tale decisione, non avrà nessun impatto negativo sulle squadre inglese, che resteranno libere di cercare i propri accordi commerciali. I dirigenti della Premier League sanno fin troppo bene di avere avuto un partner di grande spessore come Barclays in questi anni, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista dell’immagine ma ora è giunto il momento di cambiare strategia.
“Barclays è stato un partner eccellente per la Lega e non vediamo l’ora di lavorare con loro nel 2015/16, la stagione finale della loro sponsorizzazione” ha detto un portavoce della Premier League. La partnership tra il massimo campionato inglese e la banca internazionale britannica è stata molto proficua, in termini economici, per la Premier League.
Infatti, nel 2004, la Barclays, per un accordo triennale, pagò 57 milioni e negli anni tale cifra è aumentata fino ad arrivare ai 120 milioni che la somma pattuita nell’accordo siglata invece nel 2012 e che è ancora in essere.
Dunque, la massima serie inglese sarà semplicemente denominata Premier League a partire dal prossimo anno. Una soluzione nuova, affascinante ma allo stesso tempo molto rischiosa, in termini di marketing, per la Premier League che, a cominciare dalla stagione 2016/2017 dovrà puntare tutto sul suo nome e sulla sua storia.