“Una valutazione economica senza senso”. Una stroncatura pesante. Andrea Agnelli ritiene che valutare il Milan “un miliardo di euro” – come pare abbia fatto Mr Bee, disposto a spendere 480 milioni per il 48% del club – non sia spiegabile. Pronte sono arrivate le risposte di molti milanisti: la differenza tra i rossoneri e la Juve la farebbe “il brand”, il marchio Milan nel mondo. Che grazie alle 7 Champions League sarebbe quasi inestimabile. Ebbene: poche ore dopo lo scoppio della polemica, scopriamo che il valore del brand Juventus – grazie soprattutto alla Champions League – sarebbe schizzato in alto, ben oltre quello del Milan. Lo dice la classifica ‘Brand Finance Football 50 2015’, in cui i bianconeri sono passati dal 13° all’11° posto nel mondo.

Il valore del marchio della Juve è cresciuto del 42% fino a toccare i 350 milioni di dollari. Siamo ancora lontani dalla vetta: il marchio del Barça vincitore del Triplete, ad esempio, valeva 588 milioni di dollari, ora è salito a 773, con una crescita del 24% (185 milioni in più). Ma la Juve è scattata al primo posto in italia, guadagnando 103 milioni di dollari in un solo anno. Ma già nel 2014 il marchio Juventus – secondo la classifica redatta da Brand Finance – era davanti a quello dei rossoneri, che è passato da 236 a 244 milioni, rimanendo al 14° posto della lista che vede il Manchester United al primo posto, il Bayern secondo e il Real Madrid terzo. Tornando alle italiane, troviamo l’Inter (20°, 160 milioni di dollari), il Napoli (al 24° posto con 147 milioni), la Roma al 35° (117 milioni di dollari), la Lazio al 49° posto (78 milioni) e la new entry Fiorentina (76 milioni). Tradotti in milioni di euro: il brand della Juve ne vale 265, quello del Milan 185, l’Inter 121, il Napoli 112, la Roma 89, la Lazio 59, la Fiorentina 58.

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L’Inter ha migliorato la forza del proprio marchio: ora il rating è passato da AA+ ad AAA-, 12° posto a parimerito con il Borussia. Questa è una classifica a parte: riguarda la “potenza” del marchio. Ed è qui che la Juve sorride ancor di più: è quinta in classifica. In termini di valore economico del brand, tra le italiane è andato bene anche il Napoli, cresciuto del 22%. Le squadre italiane e quelle inglesi hanno brand più forti di quelle delle altre nazioni: nella top 10 della potenza del brand, ci sono 5 squadre inglesi, 2 spagnole, 2 italiane (Juve 5°, Milan 10°) e una tedesca. In questa classifica, che non dipende dal fatturato, le squadre italiane se la cavano discretamente: 6 squadre su 7 sono nella metà alta.

Sommandoli, il valore dei 50 brand migliori nella Brand Finance Football 50 2015 arriva a 13,4 miliardi di dollari. Ma è nella ripartizione tra le nazioni che ci rendiamo conto di quanto la Premier sia, ad oggi, un altro pianeta: i 17 brand inglesi pesano il 48%, i 9 tedeschi pesano il 16%, i 5 spagnoli il 15%, i 7 Italiani il 9% e i 4 francesi il 7%.

Ad oggi in testa è tornato il Manchester United, scalzando il Bayern Monaco. La squadra di Van Gaal è la prima nella storia a superare il valore di un miliardo di dollari (1.206) grazie ad una crescita del 63% e un incremento di 467 milioni di dollari. Dopo Bayern e Real ci sono Manchester City (800 milioni), Chelsea (795) e Barcellona (773). Chiudono le migliori dieci l’Arsenal con 703 milioni, il Liverpool con 577, il Paris Saint Germain con 541 (ma con la crescita maggiore: 67%) e un po’ a sorpresa il Tottenham, decimo, il cui marchio vale 360 milioni.

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25 anni, milanese, giornalista professionista freelance. Liceo classico, studi umanistici e poi il master in giornalismo alla Walter Tobagi. Ho lavorato per Sportmediaset, Telelombardia, Goal.com, Datasport e Milanotoday.